Corigliano-Rossano: La città si organizza in vista dell’avvio dell’anno scolastico |
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Si lavora per far ritornare tra i banchi in tutta sicurezza gli studenti del territorio |
sabato 22 agosto 2020 19:15 |
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Emergenza sanitaria e scuola. Anche il comune di Corigliano Rossano si organizza nel rispetto delle nuove normative per far ritornare, in totale sicurezza, gli studenti del territorio comunale in classe. Un esercito di circa ottomila ragazzi che entro il prossimo settembre, data individuata dalla regione per l’inizio del nuovo anno scolastico, dovrà ritornare tra i banchi. Il comune lavora insieme ai dirigenti degli istituti comprensivi del territorio. Le difficoltà a cui bisogna far fronte, come spiega l’assessore Donatella Novellis, è reperire spazi adatti per allocare le aule. Ed in questo senso il comune si è mosso per reperire da privati Edifici idonei a tale incombenza. Le aule saranno in uso alla Don Bosco e alla Erodoto, che potranno, quindi, dare una giusta sistemazione a quasi duemila ragazzi. La concertazione- partecipazione tra amministrazione e mondo della scuola è stata avviata già dallo scorso mese di giugno con l’apertura di un tavolo tecnico e, successivamente, della conferenza dei servizi a cui hanno preso parte anche le figure preposte per la sicurezza. Le parti, tutte impegnate al riavvio delle lezioni tradizionali, o quasi. Sì perché per il momento è tutto in evoluzione. La buona volontà c’è e se non vi saranno intoppi di sorta, l’ultima settimana di settembre la popolazione studentesca di Corigliano Rossano, potrà ritornare tra i banchi, che quest’anno saranno diversi da quelli a cui siamo abituati. Si passa a banchetti monoposto che i dirigenti hanno già provveduto a reperire. “Il comune- racconta la Novellis- ha avviato la procedura per l’ adeguamento strutturale degli istituti, grazie alla cooperazione con i dirigenti dei nove istituti comprensivi destinatari dei fondi del progetto Pon”. Lunedì scorso il comune ha provveduto a formare una task force tecnica per effettuare sopralluoghi a tappeto, allo scopo di valutare gli spazi disponibili e trovare soluzioni. Delle difficoltà del settore è stata interessata anche la regione. “Siamo a lavoro- dichiara ancora la Novellis- il comune continua a dialogare con le comunità educandi, perché i ragazzi possano riprendere le attività didattiche in totale sicurezza. L’augurio è che l’emergenza non si riacutizzi”. E’ invece la dirigente Susanna Capalbo a spiegare, nei dettagli, cosa troveranno in aula gli studenti. “I banchi innovativi sono stati richiesti per la scuola secondaria di primo grado. Prefigurano una varietà di didattiche: frontale e cooperativa, sollecitando la scuola a ripensare allo spazio dell’apprendimento come luogo in cui attivare più stili di insegnamento a tutela del diritto all’istruzione del ragazzo. Sono sedute che già il nostro istituto possiede, sebbene in modica quantità”.
Antonella Balestrieri
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Fonte Gazzetta del Sud
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