Emergenza Covid-19 Alto Jonio cosentino: La situazione è abbastanza tranquilla |
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Molti guariti e 22 nostri concittadini ancora in isolamento domiciliare, che lottano contro il virus. |
giovedì 21 maggio 2020 16:13 |
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Il punto sull’emergenza Covid-19 nell’Alto Jonio cosentino viene fatto, come di consueto, dal dottor martino Rizzo, dirigente dell’Asp di Cosenza, attraverso un post sulla sua pagina facebook. Domani proviamo a risolvere il pasticciaccio dei tamponatori. Dopo due mesi di lavoro, non si è ancora capito se e come verranno pagati. Speriamo bene, ma per il momento, senza nessuna certezza di essere retribuiti per un’attività impegnativa e rischiosa, non mi sento di biasimarli per aver interrotto l’attività. Nel frattempo sono arrivati i risultati degli ultimi tamponi effettuati il 17 e 18 maggio: 110, manca la lode, ma lo Ionio ha raggiunto quota 110 casi. Il virus c’è ancora. Molti guariti e 22 nostri concittadini ancora in isolamento domiciliare, che lottano contro il virus. Oriolo è il comune che sta subendo i maggiori disagi, dovuti al discontinuo “tamponamento“, che non ci consente di seguire bene l’evoluzione dei casi: sono 13 i positivi. Restano inoltre tre positivi a Corigliano-Rossano, uno a Cassano, uno a Francavilla, due a Villapiana, uno a Bocchigliero e uno a Cariati. Augurissimi ai guariti, oggi tanti: due a Corigliano-Rossano, uno a Crosia, uno a Bocchigliero, uno a Scala Coeli, uno a Oriolo, due a Villapiana, uno a Trebisacce. Sono quindi a zero casi, ed escono dalla Classifica Covid-19 i Comuni di Trebisacce, Scala Coeli e Crosia. A tutti quelli che sono ancora positivi al tampone dico: pazienza, ce la faremo. Noi facciamo il tifo per voi, perché questo incubo finisca presto. Ai miei concittadini non colpiti dal virus dico: stiamo vincendo, anche perché abbiamo rispettato le norme di distanziamento, che sono le uniche che impediscono al virus la trasmissione. Non sprechiamo tutto, facciamo si che i nostri sacrifici ottengano il giusto premio. Ci sarà tempo per riconquistare abitudini e vecchie consuetudini. Ora è ancora presto, è un salto nel buio e non ce lo possiamo permettere.
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Martino Rizzo
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