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Emergenza Covid-19 Alto Jonio Cosentino: Tutto procede per il verso giusto è da giorni ormai che non si registrano nuovi casi
Moderatamente soddisfatto il dott. Rizzo dell’Asp di Cosenza
 giovedì 23 aprile 2020 16:23
Emergenza Covid-19 Alto Jonio Cosentino: Tutto procede per il verso giusto è da giorni ormai che non si registrano nuovi casi Consueto aggiornamento sull’emergenza coronavirus nell’alto Jonio cosentino da parte del dott. Martino Rizzo dell’Asp di Cosenza sul proprio profilo facebook: Anche stasera lo Ionio non ha casi. Diminuiscono le quarantene e, quelle per motivi sanitari, sono ridotte veramente al lumicino. Ciò vuol dire che i contatti stretti con i casi, che devono stare in isolamento e sotto osservazione per individuare precocemente la comparsa di sintomi, si stanno riducendo sempre di più col trascorrere del tempo. E più il tempo passa, meno sono le possibilità per il virus di trasmettersi. Nei prossimi giorni aspettiamo alcune conferme: ci sono molti nostri concittadini colpiti dal virus che, finalmente, sono vicini al traguardo della negativizzazione. Per loro sarà la fine di un incubo, ma anche per noi sarà un sollievo, vedere che finalmente il numero delle guarigioni supererà quello dei casi. E l’obiettivo non è lontano. Qualche altro giorno e forse, se non ci saranno nuove “precipitazioni“, potremo guardare al futuro con occhio benevolo. Se si escludono i casi di “ritorno“, gli ultimi positivi accertati a Corigliano-Rossano risalgono al 4 aprile, quelli di Bocchigliero al 5, e l’ultimo caso di Oriolo è del 9. Ciò significa che, se siamo stati bravi a “distanziarci“, tra poco finirà il “tempo di incubazione“ di 14 giorni del virus e potremmo essere più tranquilli, sempre se qualcuno, involontariamente, non ha alimentato col suo ritorno quel fuoco che arde sotto la cenere. Buona sera a Voi e grazie per il tempo che mi dedicate. Ps. Da domani incominceremo a cercare il virus nelle case di riposo, luogo che abbiamo imparato a temere e che potrebbe essere un serbatoio per la proliferazione dell’agente patogeno. Speriamo bene!
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