English French German Italian Portuguese Russian Spanish
  datario
DOM 24
NOVEMBRE
 
jonio
Breaking
Jonio
25/04/2022 16:41:16 Rogliano: Serata di premiazioni per poeti e narratori     18/01/2022 17:40:14 VACCARIZZO A./SINDACO RINGRAZIA ASP E VOLONTARI SONO 31 I CASI DA ACCERTARE     29/12/2021 14:08:00 Vaccarizzo Albanese - Domenica 16 gennaio 2022 nuovo vax day     09/03/2021 16:12:28 Acri: Le occasioni formative dell’Istituto Falcone     13/02/2021 19:56:03 «Solo 89 comuni calabresi superano il 65% di raccolta differenziata»  
txtRICERCA
 
 
 
 
 
 

Reclame
 
 

Il grido d’allarme dei procuratori Gratteri e Bombardieri sulla gestione dei fondi destinati alle persone bisognose
“Attenzione agli appetiti della ndrangheta. Bisogna vigiliare“
 mercoledì 1 aprile 2020 17:55
Il grido d’allarme dei procuratori Gratteri e Bombardieri sulla gestione dei fondi destinati alle persone bisognose La gestione dei fondi destinati alle persone bisognose per affrontare questo periodo di emergenza legato all’emergenza coronavirus è al centro di due autorevoli interventi da parte del procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, e del procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri. A tal proposito Gratteri afferma: “Chiedo che gli elenchi di cosiddetti poveri o di piccoli imprenditori che fino a qualche anno fa non pagavano nemmeno la tassa sulla spazzatura e che erano in odore di mafia, siano consegnati per fare dare uno sguardo alla Guardia di Finanza, alla questura o ai Carabinieri. Il controllo – ha aggiunto Gratteri - va fatto “nel mentre”, perché “il sindaco ha fatto un elenco di trecento poveri, di cinquanta commercianti che hanno difficoltà, allora dammi questi elenchi che gli diamo un’occhiata. E’ bene dare ai sindaci i fondi perché si risparmiano molti passaggi, però se il sindaco è un mafioso e un faccendiere, i benefici li dà ai soliti noti e ai clienti elettorali, e gli altri che sono all’opposizione e hanno votato contrario non li avranno”. Per quanto riguarda, invece, il procuratore Bombardieri ha dichiarato all’Ansa: «Ho letto con attenzione l’accorato appello di mons. Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio-Bova, sui pericoli che le organizzazioni mafiose e criminali possano approfittare di questo delicatissimo momento della vita del Paese per mettere in ginocchio, con intimidazioni e usura, il già fragile tessuto economico di questa città e della sua provincia. Voglio subito dire – prosegue il magistrato – che gli Uffici di Procura che dirigo non sono mai stati chiusi, pur in presenza della pandemia, e che la vigilanza delle forze di polizia era ed è rimasta alta, adeguata alla pericolosità della ‘ndrangheta. Fondamentale è il ruolo delle associazioni di categoria, prima di allerta e, quindi, di supporto e di assistenza, che possono svolgere nei confronti dei loro iscritti, per evitare che cadano vittime della ‘ndrangheta. Alla società civile, ai cittadini va la nostra doverosa vicinanza e comprensione, rassicurandoli sul nostro impegno quotidiano a difesa del loro lavoro e dei loro beni e per garantire lo svolgimento in sicurezza di ogni attività, economica, civile e sociale».
    Corigliano Informa
Visualizza in pdf
 

 
 
 
#gratteri e bombardieri
 
QR-Code
Copyright © 2014-2024 Corigliano Informa Tutti i diritti riservati. Direttore editoriale Giacinto De Pasquale
Accesso Riservato Powered by by Giovanni Gradilone