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FALSI ALLARMISMI E SCUSE PRETESTUOSE
 giovedì 18 giugno 2015 10:47
FALSI ALLARMISMI E SCUSE PRETESTUOSE Diamo pure per scontato che l’arrivo delle navi con i profughi sia stata gestita male da tutte le amministrazioni sovracomunali: dalla Comunità Europea al Governo, dall’ONU alla Regione Calabria passando per l’Impero Romulano e la Federazione dei Mercanti Interspaziali...Ma questo autorizza l’amministrazione coriglianese a iniziare una campagna di disinformazione e di, inutile, allarmismo? Si continua a parlare di “emergenza sanitaria“, di casi di scabbia e di pericolo malaria, nonostante che, importanti dirigenti del 118, abbiano detto chiaramente che la scabbia - tra l’altro presente in città da anni e non necessariamente legata alla presenza extracomunitaria - non rappresenta un pericolo sanitario, anche perché facilmente curabile, che abbia chiarito che il contagio malarico non avviene tra persone ma attraverso una puntura di zanzare che non vive nella nostra terra e che, ne siamo sicuri, non si è imbarcata clandestinamente. Tutto questo ha l’effetto, già visto quest’inverno con la storia dei vaccini, di terrorizzare la popolazione. Come può un rappresentante dello Stato, irresponsabilmente, dare notizie di questa portata senza che ci siano referti medici a supportarne le tesi? Esiste un qualche bollettino medico che lancia l’allarme sanitario? Si pubblichi quello altrimenti si smetta di sfruttare la paura per coprire la propria inadeguatezza. Perché, alla fine, d’incapacità a gestire, non solo l’emergenza - quei 65 mila euro che andrebbero spiegati voce per voce anche al netto del denaro che lo Stato rimborserà al Comune - ma, soprattutto, il corso normale dell’attività amministrativa, si tratta. Che la crisi turistica abbia colpito, nel disinteresse di tutte le istituzioni, la sibaritide e l’intera regione, appare chiaro. Una crisi che nasce da lontano e che è, simbolicamente rappresentata, dalla scelta di affrontare la stagione estiva senza avere un Assessore al turismo alla Regione. Ma è una crisi, sia precedente sia slegata, da tutta la questione profughi. I lavori del lungomare ancora in corso, la mancanza di una programmazione estiva adeguata, l’incapacità a spendere i denari incassati dalla tassa di soggiorno, l’indecorosa situazione della città, sono tutti elementi preesistenti ad ogni migrante. Ed allora, dando pure per scontato che non siamo in grado di gestire da soli quest’emergenza, dando per scontato che la città non vuole accoglierli, questo non autorizza il governo cittadino a mentire sulla realtà. Le parole degli amministratori suonano semplicemente come un voler mettere le mani avanti rispetto ad una futura contesa elettorale - il che mi fa pensare che si pensi eccome al metodo Salvini - ovvero a voler trovare, in caso di una stagione estiva ricca di polemiche, lamentele ed insuccessi, un capro espiatorio da poter utilizzare.
    Alberto Laise, SEL Corigliano
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