Istituto del Batman Evolution Group Service |
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giovedì 9 agosto 2018 18:49 |
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Negli anni, da quando avete iniziato ad occuparvi di formazione nel mondo della miscelazione, come è cambiato il panorama di chi si avvicina a questa professione ? E’ un tipo di professione in crescita?
Bisogna prima di tutto scindere il mercato italiano dal mercato europeo e mondiale, l’Italia è in grande ritardo professionalmente parlando rispetto ad altri paesi. Il nostro paese a causa di un retaggio del passato troppo legato alle associazioni di categoria che hanno ancorato la professione del bartender agli anni 50 e soprattutto alla devastazione culturale iniziata alla fine degli anni 90 che ha visto i Bar ed i locali italiani trasformarsi in tanti circhi pieni di lanciatori di bottiglie è rimasto indietro e non ha seguito da subito il fenomeno della rinascita della mixology classica che sta spingendo il mercato mondiale del bar … In italia purtroppo ancora oggi, la professione del bartender non viene presa troppo sul serio , sono ancora troppi gli improvvisati e gli occasionali senza arte, ma soprattutto manca ancora troppo spesso da parte degli imprenditori , la capacità di capire che un bartender è una risorsa fondamentale per un locale molto più degli arredamenti o dello stile del locale. Comunque le cose lentamente stanno cambiando anche da noi , sempre più ragazzi si avvicinano a questa professione nel modo giusto , puntando sulla cultura , sulla ricerca , sulla conoscenza delle basi classiche e sulla storia della mixology. Credo che la professione sia in crescita, anche se purtroppo ci sono in Italia troppi attori che si occupano di formazione che hanno trasformato l’insegnamento solo ed esclusivamente in un business ma, anche questi personaggi dovrebbero capire che il mercato ha bisogno di professionisti , preparati , curiosi e open mind e non di automi o di mummie ingessate dietro il bar.
Come si sviluppa esattamente la vostra attività? So che i vostri settori di intervento sono vari, dai seminari, agli eventi, alle strategie di promozione e tutto finalizzato all’eccellenza. Quale è la tipologia dei frequentatori dei vostri master di formazione?
Fondamentalmente ci dividiamo tra il lavoro al Gúru Garden Club dove cerchiamo di promuovere l’eccellenza e dove cerchiamo di mostrare che un concetto diverso di bar è possibile , e i seminari di formazione e le masterclass. Siamo fieri di aver creato una piccola, ma vivace comunità di amici bartender indipendenti , senza aziende e multinazionali alle spalle e mossi da una vera passione che ci seguono e supportano , abbiamo qualche partner commerciale, ci piace scegliere le aziende con cui collaboriamo seguendo anche dei principi etici, non ci piace chi mente al mercato , chi forza il mercato , chi distoglie l’attenzione sulla qualità per vendere delle etichette e non dei prodotti. Per quello che riguarda i nostri master abbiamo un pubblico molto vario , dal giovanissimo bartender che muove i primi passi nel mondo della miscelazione fino al professionista che ha voglia di aggiornarsi.
Ciao a tutti Leo
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COMUNICATO STAMPA
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