CHI ROMPE PAGA, CRITICHE SUPERFICIALI |
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MINGRONE: CHI PAGA LA PORTA CHE HA SFONDATO, DIFFICILMENTE LO RIFARÀ |
martedì 26 maggio 2015 14:17 |
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Porte sfondate a calci, vetri rotti, lavandini o vasi sradicati, muri scalcinati o addirittura perforati. Ha suscitato qualche critica superficiale ed approssimativa la proposta di addossare alle famiglie degli alunni le spese per i danni eventuali che gli stessi alunni dovessero procurare nelle scuole che frequentano, con comportamenti scorretti o violenti. Se chi ha criticato si fosse informato che in altre regioni questo principio educativo viene da anni applicato da tante scuole, per indurre i giovani cittadini al rispetto delle strutture pubbliche, come sono le scuole, e alla crescita civile con risultati decisamente incoraggianti, probabilmente anziché criticare avrebbe dovuto sostenere tali misure. Il bambino o ragazzo che rompe un vetro o scassa una porta per bravata se paga il danno provocato difficilmente ripeterà quel gesto violento. È ovvio che è una strada da percorrere a piccoli passi ma si possono raggiungere risultati confortanti con la collaborazione di tutti gli operatori della scuola e delle famiglie.
L’assessore alla pubblica istruzione Tommaso MINGRONE torna sull’argomento “chi rompe, paga” che ha suscitato qualche critica superficiale ed approssimativa.
Rimane il problema della scarsezza dei mezzi finanziari e delle risorse umane di cui dispongono i comuni. –dichiara. Il personale che va in pensione non può essere sostituito, i trasferimenti erariali dal Governo ai comuni diminuiscono anno dopo anno. Chi fa politica queste cose le sa, chi appartiene al partito del Presidente del Consiglio, come la consigliera FUSARO, le sa ancora meglio.
RENZI parla di “Scuola bella”, promette e poi non mantiene. Per il 2015 al nostro comune sarà trasferito quasi un milione di euro in meno dal Governo centrale. Si sa che ai tagli seguono minori servizi scolastici, sociali e via dicendo. Oppure seguono più tasse e il livello di tassazione non può più essere aumentato. La consigliera – aggiunge MINGRONE - lo sa?
Dei tanti progetti per l’edilizia scolastica presentati con molto sforzo dall’ufficio tecnico comunale per riStrutturazione, ammodernamento degli impianti termici e per l’adeguamento alle norme di sicurezza non è arrivata alcuna notizia dal ministero competente, dopo più di un anno e mezzo. Che programmazione si fa in questo modo? Chi è inadempiente? Gli interventi per la SCUOLA BELLA, che solo nella nostra città hanno riguardato centinaia di migliaia di euro, hanno prodotto solo pitturazione di aule, senza che si intervenisse sulle infiltrazioni di acqua piovana, senza che si intervenisse sulla riparazione dei bagni, senza che si intervenisse sulla sostituzione di vetri e porte. Quasi un milione di euro per pitturazione! Ma che scuola bella è questa? La consigliera lo sa? Se gli stessi fondi fossero stati gestiti direttamente, non dico dal Comune, ma dai dirigenti scolastici che conoscono la realtà e convivono con tutti i problemi quotidiani sicuramente molte strutture scolastiche sarebbero più funzionali ed efficienti. Perché dare sempre la colpa al Comune? Eppure sono da poco stati appaltati i lavori per la costruzione della nuova scuola elementare a S. Nico e sono stati appaltati i lavori di manutenzione straordinaria per oltre 50 mila euro su quattro edifici scolastici (con un iter burocratico di oltre 18 mesi).
Chi possiede ricette salvifiche sia cortese da trasmetterle, perché siamo sempre pronti ad apprendere per fare meglio. - (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).
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COMUNICATO STAMPA
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