In scena “Il Barbiere di Siviglia”, progetto di inclusione e prevenzione del disagio |
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martedì 26 giugno 2018 10:11 |
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Nell’ambito del progetto Pon Inclusione e Disagio- Teatro a Scuola dal titolo “Mi racconti l’opera?” gli alunni dell’IC Erodoto, lo scorso 8 giugno, hanno portato in scena il Barbiere di Siviglia. Un lavoro durato un anno nell’ambito delle attività extracurriculari promosse dalla scuola. Un progetto interessante ed innovativo mirato all’apprendimento e allo studio, attraverso l’arte della rappresentazione e lo sviluppo della creatività, dell’opera lirica. «I Bambini che cantano ed interpretano l’opera? Sembrava una sfida impossibile riuscire a “catturare” l’interesse e l’entusiasmo dei nostri alunni che conoscono la musica pop contemporanea, il rap e vivono una dimensione musicale spesso lontana dalla musica classica e dall’opera» ha commentato la dirigente scolastica Susanna Capalbo. Gli alunni dell’IC Erodoto, invece, hanno portato in scena il Barbiere di Siviglia lasciandosi prendere dalla trama dell’opera di Gioacchino Rossini. «Un progetto entusiasmante, che li ha coinvolti da subito e per il quale i nostri ragazzi – complici insegnanti appassionati come Annabella Oranges, Piergiorgio Garasto, Gisa Perri, Edda Pagnotta– hanno mostrato interesse, partecipazione, interpretazione e studio di trama e personaggi fino a realizzare la scenografia della rappresentazione teatrale». Ecco che in scena è stata riprodotta la città di Siviglia nella quale nell’opera di Rossini si snodano le avventure dei protagonisti della fortunata rappresentazione. In scena il factotum, “il barbiere della città” che oltre a barba e capelli si prodiga ad aiutare gli altri e a sbrogliare la “matassa d’amore” del Conte di Almaviva e della bella Rosina. L’opera è stata prima studiata, spiegata con la comprensione del libretto e poi messa in scena dagli alunni che hanno saputo esprimersi come attori, ballerini e cantanti. «Anche la terminologia dell’opera seppure semplificata – ci tiene a specificare la dirigente Capalbo - non è stata per nulla estraniata dal suo significato originale e la terminologia è stata spiegata con una ricerca sistematica del significato ai nostri alunni. I sentimenti sono sempre attualissimi e la musica, l’arte in generale ed in particolare il teatro li portano in scena con una forza coinvolgente. Noi crediamo che la creatività e l’arte in tutte le sue forse sono amplificatori e conduttori importanti per veicolare le emozioni dei nostri alunni».
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COMUNICATO STAMPA
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