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Al Castello Ducale la mostra dell’artista Antonio PUJIA VENEZIANO
 venerdì 22 maggio 2015 13:52
Al Castello Ducale la mostra dell’artista Antonio PUJIA VENEZIANO Sabato 23 Maggio 2015 alle ore 18:30 sarà inaugurata, presso il Castello Ducale di Corigliano Calabro, la mostra personale dell’artista Antonio PUJIA VENEZIANO dal titolo “SEGNI TEMPO SPAZIO”, curata dallo storico dell’arte Alessandro Masi.
L’evento, promosso dalla Società Dante Alighieri - Comitato di Cosenza in collaborazione con le Associazioni Culturali EuropArte ed Aleph Arte, e organizzato dall’Associazione White Castle, vanta anche i prestigiosi patrocini culturali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo – Polo Museale Regionale della Calabria e del Comune di Corigliano Calabro.
Con questa mostra monografica si intende presentare e sostenere il lavoro quarantennale di ricerca dell’artista Antonio Pujia Veneziano, da lungo tempo residente a Lamezia Terme, che pur operando lontano dai circuiti accreditati dell’arte, nei quali più facilmente e più spesso gli artisti sono premiati dal mercato, si è fatto ugualmente notare dagli addetti ai lavori per il suo linguaggio attuale ed originale.
Degli oltre quarant’anni di ricerca di Antonio Pujia Veneziano, il Castello Ducale di Corigliano Calabro espone un’antologica di circa cinquanta opere selezionate, tra dipinti, disegni emceramiche, che ripercorrono le tappe fondamentali del suo percorso artistico attraverso i diversi cicli che hanno segnato la sua produzione, dalla metà degli anni ’80 fino ad oggi. Tra queste, “Veritatis Splendor” della Collezione d’arte contemporanea permanente della Camera di Commercio di Vibo Valentia e “Tempo grave” acquisito dal MAON – Museo d’Arte dell’Otto e Novecento di Rende (CS).
Tratto distintivo di tutta la sua opera è la pittura d’avanguardia, unitamente ad uno sviluppo espressivo legato all’esperienza ceramica, che da un linguaggio di matrice segnico-gestuale si è evoluta negli anni verso una dimensione più essenziale e minimale. <strutture proto-geometriche di anni fa potevano convivere con quella smania di libertà, a volte convulsa e perfino affrettata, con cui egli intende raccontare al mondo la sua pittura. Soltanto la sua costanza, la disciplina, l’attaccamento ai principi della storia dell’arte hanno potuto permettergli di raggiungere una condizione di ebrezza lirica contenuta dentro il piano mistico dell’opera>>.
A conclusione dell’evento è prevista la pubblicazione di un catalogo edito da Rubbettino Editore,corredato da foto e testi critici in Italiano e Inglese che documenteranno le opere in mostra. La mostra rimarrà aperta dal 23 maggio al 26 giugno negli orari d’apertura del Castello, e sarà inaugurata sabato 23 Maggio alle ore 18.30 in presenza dell’artista, dello storico dell’arte Prof. Alessandro Masi, del Presidente della Società Dante Alighieri – Comitato di Cosenza Prof.ssa Maria Cristina Parise Martirano, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Corigliano Calabro Dott. Tommaso Mingrone.Antonio Pujia Veneziano (Monterosso Calabro, 1953), già titolare di cattedra nei Licei Artistici Statali, Pujia Veneziano ha maturato un prezioso curriculum espositivo e da numerosi anni realizza progetti improntati sull’interscambio e l’integrazione, promuovendo, altresì, eventi artistici in luoghi eccentrici rispetto a quelli istituzionali e tessendo negli anni un profondo legame con la cultura di appartenenza. Si occupa assiduamente di didattica dell’arte e nel 2008 su invito del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza ha preso parte in qualità di relatore alle giornate di studio sulla Metodologia di B. Munari. Con il gruppo di ricerca “Esclamation D”, presso il Lanificio Leo di Soveria Mannelli, ha promosso per oltre dieci anni (dal 1998 al 2008) “Dinamismi Museali, il più innovativo festival di pensiero contemporaneo del panorama calabrese. Il suo percorso artistico più consapevole inizia con le personali Innocenza Semantica (Magazzini Voltaire, Lamezia T. 1986) e Senza Titolo (Centro Di Sarro, Roma 1987), presentate
rispettivamente da T. Sicoli e da B. Tosi. Seguiranno mostre e rassegne nelle più importanti città
italiane: Segnopittura (Roma, 1989); Orizzontiverticali (Francavilla al Mare 1990); Protosegni Milano 1991); Il Cielo della Pittura (Milano, 1991); Cronospazio (Chiostro di S. Giovanni, Orvieto 1993); You get what you see (Campobasso, Spoleto e Roma-1994). Nel 1992 gli viene assegnata la Borsa di Studio per le Arti Visive - Progetto Internazionale Civitella D’Agliano, partecipando alle Residenze d’Artista riservate agli artisti europei. Nel 1997, con la mostra Arte in Calabria 1960-2000, un’opera è acquisita dal MAON - Museo d’Arte dell’Otto e Novecento,
Rende.
Tra le mostre più recenti: Visione Inattesa, Mostra del Patrimonio dell’Accademia di BB. AA. di Catanzaro (Complesso monumentale del San Giovanni, Catanzaro 2014); Percorsi d’Arte in Calabria (Museo del Presente, Rende 2013); Across The Space Across The Time (Museo Civico Dei Brettii e degli Enotri, Cosenza 2012); 54ª Biennale di Venezia, Padiglione Italia (Villa,Genoese Zerbi, Reggio Cal. -2011); La Formazione dell’Uno, (Galleria Nazionale, Cosenzam2011); Premio Internazionale Limen Arte (Palazzo Gagliardi, Vibo Valentia 2011); Il Quarto Re, (Chiesetta di Sant’Omobono, Catanzaro 2010). Sempre nel 2010, è invitato alle rassegne Tornare@Itaca (Museo Civico Dei Brettii e degli Enotri di Cosenza - Fondazione Mudima e Biblioteca Sormani, Milano. Nel 2009: Sull’Identità (Museo di Porta S. Paolo, Roma) e “Il Valore
dell’arte. Arte come Valore” (Palazzo Lancellotti, Roma);
13x17 Padiglione Italia, rassegna itinerante a cura di P. Daverio e Jean Blanchart -2007.
La Società Dante Alighieri, fondata nel 1889 da un gruppo di intellettuali guidati da Giosue Carducci ed eretta in Ente Morale con R. Decreto del 18 luglio 1893, n. 347, ha lo scopo di «tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana».
Per il conseguimento delle sue finalità, per mezzo dei Comitati all’estero la “Dante Alighieri” istituisce e sussidia scuole, biblioteche, circoli e corsi di lingua e cultura italiane, diffonde libri e pubblicazioni, promuove conferenze, escursioni culturali e manifestazioni artistiche e musicali, assegna premi e borse di studio; per mezzo dei Comitati in Italia partecipa alle attività intese ad accrescere ed ampliare la cultura della nazione e promuove ogni manifestazione rivolta ad illustrare l’importanza della diffusione della lingua, della cultura e delle creazioni del genio e del lavoro italiani.
Alessandro MASI. Storico dell’arte e giornalista, dal 1999 ricopre la carica di Segretario Generale della Società Dante Alighieri. E’ docente di “Storia dell’Arte Contemporanea” (Facoltà di Lettere) e di “Arte contemporanea, critica e modelli espositivi” (Facoltà di Scienze della Comunicazione) presso l’Università Telematica Internazionale Uni Nettuno e tiene corsi di “Marketing e Management dei Beni Culturali” nei Master IULM (direttore prof. Giovanni Puglisi) e LUISS (direttore prof. Achille Bonito Oliva) di Roma.
    comunicato stampa
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