Terminata la seconda edizione di Terra Nostra |
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giovedì 17 maggio 2018 19:10 |
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Ad essere coinvolte le classi VB e VD del plesso Amerise gemellate con le classi IVA e IVB dell’Ic Filottete di Cirò Marina. Nel corso dell’anno gli alunni coinvolti hanno studiato la storia della Calabria, dalla nascita della società, a Pitagora e la storia di Crotone e Sibari. Un percorso di studio che ha portato i ragazzi a confrontati sullo studio della storia del territorio. Conoscere le potenzialità e la ricchezza della nostra regione ed entrare nel vivo della sua storia e delle origini. Il progetto “Terra Nostra” promosso dall’IC Erodoto, con l’impegno degli insegnanti Loredana Sisto, Carmelina Fazio, Adele Tridico, Luigi Russo e Rosa Stilo ha fatto si che lo scorso 7 maggio le classi dell’IC Erodoto coinvolte nel progetto sono partiti alla volta della città di Cirò Marina dove sono stati accolti presso il plesso della scuola primaria “G.Ferrari”. Subito dopo l’accoglienza, a cura delle classi dell’IC Filottete, i ragazzi hanno potuto visitare i mercatini Saraceni in località Madonna di Mare. Successivamente visita didattica in località Punta Alice dove sono presenti gli affascinanti resti del tempio dedicato ad Apollo Aleo. L’interessante percorso di studio itinerante ha visto anche una tappa al Faro per meglio comprendere le caratteristiche geografiche e morfologiche del territorio cirotano caratterizzato dalla vicenda della nave Lince. Successivamente visita al porto con i caratteristici pescherecci, percorso guidato poi presso la Chiesa Madre di San Cataldo con racconto delle tradizioni popolari. La visita al museo civico archeologico ha permesso una maggiore osservazione dei reperti rinvenuti nel comprensorio cirotano. «La missione educativa e formativa del nostro istituto comprensivo mira sostanzialmente ad offrire ai nostri ragazzi un ventaglio di insegnamenti che non possono sostanzialmente prescindere dalla conoscenza della storia del nostro territorio» ha dichiarato la dirigente scolastica Susanna Capalbo soddisfatta per la buona riUscita dell’evento. «Crediamo infatti che consentire scambi con popolazioni regionali conterranee possa funzionare meglio che non rapportarsi con gruppi di alunni dello stesso territorio. D’altra parte, le competenze sociali e civiche sono trasversali – aggiunge la Capalbo- ad ogni apprendimento disciplinare solo nella misura in cui sono agganciate a contesti di educazione e di istruzione diversificati».
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COMUNICATO STAMPA
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