Geraci perde soldi e abbandona i pescatori |
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Che fine ha fatto il porto a secco? |
mercoledì 11 aprile 2018 08:27 |
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Non si tratta solo di una questione politica bensì, di un’incapacità da parte dell’amministrazione Geraci di dare una visione di città, utile a rispondere alle esigenze dei più e non solo dei pochi, anzi pochissimi. Tutto ciò risulta essere in perfetta linea con quello che è stato l’operato intero dell’amministrazione Geraci ovvero, il non sapere utilizzare, sfruttare e programmare i diversi fondi a disposizione degli enti locali. A farne le spese siamo come sempre, in termini di servizi e sviluppo socio economico, noi cittadini, in modo particolare le nuove generazioni che erediteranno, da quelle precedenti un deserto totale. Un ufficio Europa non produttivo, tanto sponsorizzato ma di fatto poco sfruttato. A tal proposito chiedo a tutta l’entourage di gestione, che fine hanno fatto i fondi destinati al porto a secco per i nostri pescatori? PERSI! Avete perso i fondi destinati alla realizzazione di un porto a secco che, sarebbe stato d’ausilio a tutti quei piccoli pescatori che ad oggi, si trovano costretti a dover posteggiare le loro imbarcazioni sulla spiaggia. Tramite la realizzazione di questo porto, inoltre, avrebbe acquisito importanza una categoria, quella dei pescatori, che a lei sindaco, più di tutti, dovrebbe stare a cuore. Il porto a secco consiste essenzialmente in uno spazio a terra collegato con il mare, tramite il quale è possibile stazionare per un tempo di qualsiasi durata e che, richiede al contempo l’utilizzo di attrezzature atte per poter alare e varare rapidamente l’imbarcazione. Sarebbe servito sicuramente, anche per la custodia delle imbarcazioni, in caso di intemperie e mareggiate e per preservarle quindi, al fine di facilitarne l’utilizzo. Inoltre, tutta l’opera sarebbe servita per riqualificare e rendere più dignitosa un’area che ad oggi, si utilizza pur essendo in pessime condizioni. Ma nulla! Purtroppo non si tratta di un caso isolato, sono andati persi anche i fondi destinati ai comuni per la raccolta differenziata, senza fornire un minimo di spiegazione. Così facendo, avete dimostrato ulteriormente, di essere artisti nella perdita di fondi quando, perdendo i PISU sulla frazione di Cantinella, l’azienda allora aggiudicatrice dei lavori, ha chiesto al comune di Corigliano Calabro ben 700 mila euro di danni, a cui va aggiunto naturalmente il costo economico dell’incarico esterno assegnato all’avvocato per la difesa. Allora da cittadino e da giovane appassionato alla vita amministrativa della mia città, le chiedo con quale coraggio e pudore spiegherete tutto questo a noi, che viviamo sulla nostra pelle la distruzione di una città intera! Proponiamo pertanto al Commissario di iniziare un’azione seria di intercettazione e di utilizzo di ogni tipo di fondo economico per il bene di questo territorio.
Gianfranco Costa motivazioneComune
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COMUNICATO STAMPA
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