Ciao, Carmelina, la tua Ariella ti saluta… |
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venerdì 26 gennaio 2018 16:48 |
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Con queste povere parole, ispirate dal tuo essere racchiuso nell’urna, voglio ricordarTi, nella semplicità del tuo essere e della tua breve, ma intensa, esistenza. L’Ariella piange, con te, un’altra sua giovane creatura, nata cinquant’anni fa e lì cresciuta, in umile ma onorata famiglia, da una mamma silente e prudente e da un papà laborioso e mite. E’ la vita che scorre come un film e che torna indietro, nel tempo che fu, che non è più, ma che lascia tanti e tanti ricordi. Ricordi legati alla fanciullezza e all’adolescenza, di un’Ariella viva, vera, moderna ma radicata nei valori e nel culto di principii che oggi sembrano svaniti. E’ la testimonianza che lasci la più bella eredità! Pur nella dura prova della sofferenza e della malattia, sei rimasta integra e composta, attorniata dall’affetto, mai venuto meno, del tuo sposo, del giovane Mattia, tuo figlio, dei tuoi fratelli. E dall’altare del dolore, hai ancora insegnato ed educato, con ai tuoi piedi la tua mamma, esempio tangibile dell’evento del Golgota. Sei stata una sposa, una donna, una madre esemplare. In tempi in cui ”… il turbine della concupiscenza travolge una mente semplice…”, sei rimasta sempre la stessa, come ai tempi in cui il campo pullulava di ragazzi e di ragazze che si dilettavano a giocare alla campana o alle fontanelle…, modesta, pacata, serena… Oggi la terra si è impoverita di una donna ma il Cielo, certamente, si è arricchito di un angelo… Semplicemente commosso, Franco Oranges
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COMUNICATO STAMPA
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