VIABILITA’ E TRASPORTI: COSA MANCA ALLA CALABRIA |
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giovedì 30 aprile 2015 09:13 |
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Il parziale crollo del viadotto Italia, sulla A3 Salerno-Reggio Calabria, e il suo conseguente sequestro, rendono ancora più evidente la drammatica realtà della mobilità calabrese. Anzi, lo strozzamento autostradale fa ulteriormente emergere l’assenza di strade alternative, che colleghino la Calabria al resto d’Italia, nonché la penuria di trasversali Tirreno-Ionio, che non consente l’interscambio fra le due dorsali. A queste difficoltà si aggiungono i tagli che le Ferrovie operano periodicamente a danno dei trasporti su ferro, specialmente sul versante ionico, dove le soppressioni di treni anche importanti hanno di fatto minato alle fondamenta il diritto alla mobilità. Per non parlare del traffico portuale, il cui emblematico caso del mancato utilizzo del Porto di Corigliano, rende evidente l’incapacità di programmazione di percorsi alternativi, ad esempio sviluppando le vie del mare e inserendo organicamente quella struttura portuale nel cosiddetto “corridoio adriatico”, utile al trasferimento di merci dal Sud al Nord Italia e per l’Europa, e viceversa. Con la celebrazione della Festa del 1° Maggio a Laino Castello, la CGIL Comprensoriale ha inteso accendere un ulteriore faro proprio sui temi del mancato sviluppo, per il quale uno dei principali responsabili è proprio l’assenza, o la carenza, delle infrastrutture viarie necessarie per il decollo dell’economia del Territorio Calabrese: Laino Castello come simbolo dello strozzamento della viabilità, che di fatto taglia fuori la Calabria dai collegamenti strategici dal e per il resto d’Italia. Una carenza di infrastrutture viarie, che la FILT-CGIL, sia essa Regionale che Comprensoriale, denunciano da più tempo. A questi, si aggiungono poi altri problemi, che il Trasporto Pubblico Locale, governato da anacronistiche “concessioni” regionali, sta vivendo negli ultimi tempi. Così, se da una parte c’è da denunciare tre aumenti consecutivi del costo del biglietto di viaggio, che di fatto è raddoppiato in circa due anni, dall’altra siamo costretti ad assistere alla emissione di un provvedimento del Dirigente Regionale preposto, con il quale si predispone il taglio del 40% dei servizi. E così, mentre le famiglie sono costrette a spendere cifre anche elevate per poter mandare con i mezzi pubblici i propri figli a scuola, la Regione pensa di ridurre del 40% le corse concesse, con grave danno, qualora ciò si attuasse, sia per i Centri Urbani interni, che sarebbero ancora più isolati, sia per gli Studenti e i Pendolari, e sia per i Lavoratori dei Trasporti, il cui permanere di tale provvedimento regionale ne metterebbe a rischio il posto di lavoro, nella misura di circa 1.000 unità sul totale regionale di 2.500. Con l’occasione del 1° Maggio a Laino Castello, pertanto, avremo anche modo di dire che è necessaria ed urgente una nuova politica nazionale per la rete trasportistica e viaria calabrese; e che è necessaria ed urgente una nuova politica regionale per il Trasporto Pubblico Locale, a cominciare dalla creazione di un Soggetto Unico dei Trasporti, che salvaguardi i livelli occupazionali, e dall’articolazione dei servizi che non sia più “concorrenziale” fra Aziende varie, ma complementare, mirante a garantire il Viaggiatore e il suo diritto alla mobilità. FILT-CGIL Comprensoriale Il segretario generale Vincenzo Casciaro
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COMUNICATO STAMPA
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