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Se questa è Fusione, allora NO
 martedì 17 ottobre 2017 10:23
Se questa è Fusione, allora NO È sotto gli occhi di tutti il clima ostile ed i toni scurrili tra i diretti interessati, ciò ha fatto si non solo di allontanarci più di prima con la vicina Rossano, quanto ha allontanato anche i cittadini dello stesso territorio. Questa Fusione, che avrebbe dovuto unire, ha in realtà diviso tutti: ha diviso i coriglianesi, ha diviso i rossanesi, ha diviso maggiormente Corigliano e Rossano, ha diviso le due amministrazioni e compromesso la maggioranza in consiglio.
Siamo partiti, come si suol dire, col piede sbagliato.
Il Comitato de “Il Popolo del NO“, cui faccio parte, pubblicamente e con moderazione ha già espresso le proprie perplessità circa la Fusione Corigliano - Rossano, perplessità riguardante tanto il merito quanto il metodo con cui è stato portato avanti il progetto.
Le critiche mosse per aver scomodato il Santo è equiparabile alla ragione per cui una Fusione è strumentale per sconfiggere il nemico “Cosenza“.
Nel primo caso è stato fatto un richiamo, seppur in ultima analisi, alle tradizioni e al sentimento dei Coriglianesi.
Dal momento in cui ci si appresta ad affrontare un evento di tale portata, nulla deve rimanere al caso piuttosto tutto deve essere pianificato e guidato, anche quelle che sono le tradizioni ed i sentimenti della gente che vive giornalmente il proprio territorio.
Nel secondo caso, quale ragione cardine dei sostenitori del SI, si cela l’incapacità di una classe dirigente identificando un terzo soggetto a cui attribuire le colpe.
Lo slogan secondo cui “l’unione fa la forza“, altra ragione fondamentale per i sostenitori del SI, è apparentemente fondata. Mi spiego, è vero si che l’unione fa la forza, ma un’unione ragionata, costruita su basi concrete, condivisa farà la forza, non una unione fondata sul nulla i cui elementi verranno stabiliti successivamente. Pertanto, non arroghiamoci del diritto di affermare con certezza che questa unione non potrà che giovare, lasciamo piuttosto il beneficio del dubbio e lasciateci pensare che così, forse, questa unione vuota di tutto possa invece inginocchiare ulteriormente i due Comuni.
Come movimento giovanile di Forza Italia suggerimmo, lo scorso inverno, di prestare massima attenzione al momento che precede il voto, dunque a quel momento in cui nasceva e prendeva forma una eventuale Fusione. Momento che riteniamo, tuttora, di fondamentale importanza perché è da quel momento che avremmo potuto esercitare il nostro diritto di voto CONSAPEVOLMENTE. Suggerimmo di avviare delle cosiddette simulazioni, per toccare con mano cosa potesse significare fondersi con altri Comuni e questo sicuramente avrebbe giovato ai fini del voto, perché non solo avremmo capito su cosa intervenire una volta uniti ma avremmo constatato come le classi dirigenti avrebbero giocato il proprio ruolo e quindi se realmente poteva esserci spirito di collaborazione, di coesione e di unità che sono fondamentali per una vera unione. Oggi invece vediamo due amministrazioni lontane non unite, avrebbero dovuto dare l’esempio invece di come si può collaborare anche in clima poco favorevoli, eppure non sono riusciti a farlo. Allora Fusione di cosa? Unione in che senso? Crescita e sviluppo su quali basi?
Amiamo distinguerci fra “grandi“ e “giovani“, i primi spesso chiedono ai secondi come possono essere contrari se questa sembra essere la svolta che tutti stavamo aspettando.
Cari “grandi“, i giovani schierati per il NO non vedono alcuna differenza nel modus operandi in questa occasione, e se questo è il preludio di una futura rinascita, nulla si distingue dal passato. Anzi, proprio perché ci si è affacciati a questa opportunità con la stessa negligenza di sempre e proprio perché è stata affrontata nel peggiore dei modi, il NO dei giovani è da considerare una vera e propria protesta contro questo sistema che avanza per inerzia e non più per quei principi e valori fondanti della vera politica.
Se è vero che ogni cosa ha il suo tempo, oggi non possiamo dire che è il tempo per la Fusione.
Lo potrà essere, ma non è oggi.
    Floriana Salimbeni
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