Fondamentale istituire la Zes nel Porto di Corigliano |
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sabato 16 settembre 2017 20:03 |
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Ormai siamo abituati alle sorprese, in negativo s’intende, da parte di esponenti del Governo Gentiloni, i quali sono bravi a non capire quelle che sono le reali esigenze della nostra gente e della nostra regione. L’ultimo esempio in questo senso ci viene dal ministro delle politiche di coesione sociale, Claudio De Vincenti, che in una sua recentissima visita in Calabria vorrebbe, bontà sua, stravolgere il senso del Decreto Sud attraverso il quale il Governo ha voluto che per ogni regione italiana venissero istituite due Zes (zone economiche speciali). Ma che cosa sono le Zes ? Le Zone economiche speciali hanno l’obiettivo di attrarre investimenti esteri o extra-regionali, attraverso incentivi, agevolazioni fiscali, deroghe normative ecc. Nel mondo si contano circa 2.700 Zes, in Cina e a Dubai gli esempi più noti. In Europa sono circa una settantina, 14 delle quali istituite in Polonia. E proprio la Polonia rappresenta uno degli esempi più citati e invocato come modello anche per l’Italia. La misura più importante delle Zes polacche è in particolare la corporate income tax exemption che può oscillare tra il 25 e il 55 %, a seconda di una serie di variabili (ammontare degli investimenti programmati, numero di posti di lavoro che si verranno a creare, dimensioni dell’impresa, luogo dell’investimento). Si badi bene le Zes sono zone che godendo degli interventi sopra detti vanno incontro ad un cambiamento economico, Strutturale, occupazionale e sociale di portata epocale. Ecco perché il Governo ne ha individuate due per ogni regione, proprio perché le aree interessate devono essere una nord o una sud, oppure una centrale, e non come sostiene il ministro De Vincenti, una sola. Secondo noi, e lo abbiamo già ribadito, è giusto che la Regione Calabria abbia individuato nel porto di Gioia Tauro la prima Zes, per tutta una serie di motivazioni che in questa sede vi risparmiamo. Ma il governatore Oliverio non può non tenere conto delle giuste istanze che promanano da altre aree del territorio calabrese: quali potrebbero essere l’area centrale con Catanzaro, Crotone e Lamezia, oppure l’area del cosentino con il porto di Corigliano. Perché se la Regione Calabria andrà dietro alle parole di un ministro che, secondo noi, non conosce la nostra realtà regionale, allora si finisce con il penalizzare quelle aree che, invece, hanno tutte le carte in regola per aspirare ad avare la seconda Zes. Ma ve lo immaginate che un imprenditore, sia esso straniero o italiano, che potrebbe avere interessi nell’area ionica cosentina vada a scegliere il porto di Gioia Tauro? Tutto ciò è un assurdo, soprattutto con i problemi di mobilità che esistono tra le varie aree della Calabria. Ecco perché gli imprenditori non potranno mai avere interessi a creare occupazione in provincia di Cosenza. E allora diciamo al ministro De Vincenti di studiarsi per bene prima le realtà territoriali calabresi per poi fare affermazioni che non hanno alcun senso. Invece rivolgiamo un accorato appello al governatore Oliverio affinché valuti attentamente le richieste che perverranno da altre aree della Calabria ed istituisca la seconda Zes. Infine ci rivolgiamo, ancora una volta, agli attori istituzionali della provincia di Cosenza, quali presidente della provincia Iacucci, il sindaco di Cosenza Occhiuto e tutti i sindaci dell’area. Accogliete l’invito che nei giorni scorsi ha formulato il sindaco di Cassano Jonio, Gianni Papasso, ad in tempi brevi formulate una richiesta ufficiale di istituire la Zes nel Porto di Corigliano. Lo ripetiamo è questa una occasione unica affinché tutto il territorio cosentino possa avere una grande opportunità di sviluppo economico, Strutturale, occupazionale e sociale. Se non si capisce questo allora vorrà dire che non si vuole il bene di questa area e dei suoi abitanti.
Luciano Manfrinato ex Assessore Provinciale alle attività produttive
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COMUNICATO STAMPA
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