Poesia “Tirannide e libertà“ di Luigi Visciglia |
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giovedì 20 luglio 2017 19:21 |
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TIRANNIDE E LIBERTÀ 18 luglio 2017
Musa, cantami l’eroiche gesta di chi immolò la vita per l’altrui libertà. Uomini, dai modi gentili e forti di sostanza, con il cor e pensier di libertà e onestà. Nel calvario sociale, una croce di legno, una corona di spine, amore e fratellanza predicava, rinchiuso dentro putride lussuose mura. Dorme nell’oblio del tempo il Cristo rivoluzionario. Martin Luther King, paladino degli umani diritti. John Fitzgerald Kennedy, Aldo Moro, immolati al riscatto della sovranità nazionale. El Che Guevara, liberator di popoli. Enrico Mattei, Giorgio Ambrosoli, Pio La torre, Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino… Vano il loro sacrificio, sterminati dal traditor governo, il sacrificio umano è consumato. La libertà! Nel suo periglioso vagare: incalzata, perseguitata, stanca, stremata, rincorsa ai piedi di un’altura, a stento s’arrampica per veder la cima. La tirannide! Cospirazione spietata monolitica, vestita con corazza, elmo e scudo, vibra con forza l’appuntito giavellotto, alle spalle la colpisce, sobbalza il corpo, stendendo le braccia al ciel. Tenui lamenti giungono alla cima; con occhi lacrimosi, il Foscolo tende il braccio per afferrar l’illusione morente. Fluttua il sangue ad irrorar la terra, gocce disperse feconderanno il globo, risbocceranno le nobilitate illusioni nell’Eden sociale, con l’armonia umana. Rinascerà la bimba “Libertà”.
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Luigi Visciglia
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