Esimio Sindaco della città di Corigliano Calabro Dr. Giuseppe Geraci |
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mercoledì 12 luglio 2017 10:36 |
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Dopo aver appreso l’intenzione del Governo centrale di predisporre l’apertura di un hotspot per i migranti nel nostro porto, in qualità di Responsabile Cittadina del Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia, mi trovo costretta a chiederLe di opporsi con tutte le sue forze, come primo cittadino, affinchè questo disegno venga scongiurato. E’ risaputo come strutture del genere non possano funzionare da deterrente al flusso migratorio che il nostro comune sta subendo da quasi tre anni, sono strutture che spesso si rivelano indecorose anche per i migranti stessi in attesa di essere registrati, e poiché è previsto un solo punto CEI per la nostra Regione, sarà impossibile far funzionare l’hotspot come un passaggio breve e veloce nell’esplicare le funzioni per cui è stato ideato. Se il Ministro Minniti ha previsto un solo punto CIE (Centri per l’identificazione ed espulsione che presto lasceranno il posto ai nuovi CPR –Centri di Permanenza per il Rimpatrio- Strutture in cui gli stranieri vengono trattenuti fino al rimpatrio) per tutto il territorio regionale, si fa presto a pensare che dall’accoglienza nell’hotspot al trasferimento nei punti CIE degli immigrati da rimpatriare, passa troppo tempo, anche perché il CIE avrà una capienza massima di solo 100 migranti. Considerato il flusso migratorio nella sua tragica interezza, che è arrivato a contare nel solo anno 2016 l’arrivo di 181.436 stranieri approdati sulle nostre coste, non sarà possibile rispettare tempi brevi nell’operazione di registrazione o di rimpatrio. Ora, perché gli hotspot funzionino a dovere, sono necessarie le garanzie sui rimpatri e sulle ricollocazioni per evitare che il flusso rimanga in Italia, nel caso in cui gli Stati membri dell’Unione Europea blocchino le loro frontiere (così come sta già avvenendo ed è già avvenuto in Francia col rifiuto del Presidente Macron ad accoglierli). Considerando, poi, che gli hotspot siano nati con l’idea di dissuasione alla volontà degli emigranti ad arrivare sulle nostre coste, dobbiamo anche tener presente che gli stessi rischiano una permanenza più lunga del previsto e, quindi, piu’ disagevole anche per gli immigrati stessi. E qui Le chiedo, rispettabile Sindaco, di far tutto il possibile affinchè venga scongiurata l’apertura di una struttura simile. Il Governo centrale deve necessariamente adottare un’altra linea di accoglienza, sicura per chi accoglie e dignitosa per chi entra nel nostro Paese; piuttosto che subire le scelte imposte dall’Unione Europea e rispettare la scellerata operazione TRITON nel Mediterraneo, in cui si prevede che tutti gli sbarchi e i migranti soccorsi in mare vengano trasferiti soltanto verso i porti italiani; il nostro Governo dovrebbe mantenere una linea di richiesta di supporto a tutti gli Stati membri ed imporre l’accoglienza anche a loro. Il nostro comune non ha mai lesinato accoglienza, anzi, ha piegato la testa ed ha aiutato chi giunge nel nostro porto sacrificando anche l’uso di strutture nate per altri scopi, ma non può continuare a subìre oltremodo queste scelte a dir poco compromettenti per la nostra sicurezza e per il nostro decoro.
In Fede
Maria Golluscio Responsabile Cittadina del Dipart. Diritti Umani E Libertà Civili di Forza Italia
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COMUNICATO STAMPA
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