Commissione d’accesso: non si scarichi sui dipendenti comunali |
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lunedì 13 marzo 2017 08:11 |
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Il recente insediamento della Commissione di accesso agli atti, voluta dal Prefetto di Cosenza al Comune di Corigliano, rappresenta un fatto grave, straordinario ed eccezionale che deve far riflettere. Corigliano, nel 2010, ha già subito l’onta dell’insediamento di una Commissione di accesso agli atti, le cui indagini determinarono, l’anno successivo, lo scioglimento degli organi elettivi di Consiglio e Giunta Comunali. È dura, per una Comunità, riprendersi la propria identità e il proprio valore democratico. È un compito difficile, che spetta in prima istanza alla prima Amministrazione Comunale, al primo Consiglio Comunale, che si insediano democraticamente, una volta cessata la straordinarietà del commissariamento. Quest’ultimo ha il compito di rimuovere le condizioni che hanno determinato lo scioglimento per infiltrazione mafiosa; evitare che le stesse condizioni possano ripetersi, però, è compito del Consiglio Comunale e dell’Amministrazione che si insediano subito dopo. È stato fatto tutto il possibile? Il nuovo Consiglio Comunale, insediatosi a giugno 2013, ha tenuto lontana ogni ombra di sospetto? E l’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Giuseppe Geraci, ha fatto di tutto per evitare il ripetersi del contagio mafioso? Ci auguriamo, nell’interesse della Città, che il lavoro della Commissione di accesso operi con pienezza e velocemente, fugando ogni possibile dubbio e restituendo onore e dignità a Corigliano. Ci auguriamo che il lavoro che farà la Commissione, servirà solo a dimostrare che nessun atto sia minimamente inficiato da illegalità o anche solo illegittimità; auspichiamo che nessuna condizione si stia ricreando per infiltrare il morbo mafioso nell’Istituzione locale. Ma una cosa è certa: l’insediamento della Commissione d’accesso non nasce a caso, bensì è il sintomo di qualche sospetto di cui purtroppo l’Amministrazione non è completamente esente, suo malgrado. Non consentiremo a nessuno, però, di far ricadere responsabilità sulla generalità dei Dipendenti Comunali, che al contrario lavorano tra mille difficoltà quotidiane. I Dipendenti del Comune di Corigliano devono affrontare, quotidianamente, carenze organizzative, strutturali e programmatiche, addossandosi altresì i limiti di vuoti d’organico e dei mancati adeguamenti professionali, nonché i mancati adeguamenti d’orario per i troppi part-time ancora purtroppo presenti. Ecco perché invochiamo chiarezza, ma altresì auspichiamo completa estraneità a sospette infiltrazioni mafiose, affinché la politica sia nuovamente nella pienezza delle condizioni per adeguare la pianta organica alle complesse necessità del Territorio, restituendo altresì a tutti i Dipendenti l’entusiasmo e la serenità di lavorare per il bene comune.
Vincenzo Casciaro – segretario generale FP CGIL Comprensoriale
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COMUNICATO STAMPA
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