English French German Italian Portuguese Russian Spanish
  datario
MAR 24
DICEMBRE
 
jonio
Breaking
Jonio
25/04/2022 16:41:16 Rogliano: Serata di premiazioni per poeti e narratori     18/01/2022 17:40:14 VACCARIZZO A./SINDACO RINGRAZIA ASP E VOLONTARI SONO 31 I CASI DA ACCERTARE     29/12/2021 14:08:00 Vaccarizzo Albanese - Domenica 16 gennaio 2022 nuovo vax day     09/03/2021 16:12:28 Acri: Le occasioni formative dell’Istituto Falcone     13/02/2021 19:56:03 «Solo 89 comuni calabresi superano il 65% di raccolta differenziata»  
txtRICERCA
 
 
 
 
 
 

Reclame
 
 

“ITALIA E GRECIA, STESSO DESTINO“, nuova poesia di Luigi Visciglia
 venerdì 3 marzo 2017 09:51
“ITALIA E GRECIA, STESSO DESTINO“, nuova poesia di Luigi Visciglia ITALIA E GRECIA, STESSO DESTINO
1 marzo 2017

Gli Enotri!
Savio, generoso, umano
era re Italo il calabrese.
Gli Dei chiamarono Italia
il sud dello Stivale:
fertile, prosperosa, bella,
con monti, colline incastonate
fra fiumi e mare,
ricamata di profumati fiori e frutta.
Lungo i pendii e valle,
lento scorre il fiume Crati,
raggiungendo le sacre acque joniche.
In lontananza, quasi all’orizzonte,
navi con vele achee,
sbarcarono non da conquistatori,
meravigliati, ammaliati dalle bellezze
e fertilità italiche,
esclamarono:
“Questo Eden è la costa degli Dei!”
Mescolarono il loro seme
con le belle donne italiche,
nacque la Magna Graecia.
Agricoltura, arte, benessere, civiltà,
raffinata, altera era la feconda Magna Graecia,
giammai gl’Itali ebbero tanto splendore.
Nel 1860 i predoni piemontesi
distrussero civiltà e dignità,
svuotando le viscere e offuscando i cervelli,
fondarono un nuovo Stato,
usurpando il nome Italico.
Cagna in calore senza dignità,
figli corrotti partoriti dal putrido ventre,
figli senza padri, adottati senza amore,
regalando miseria ed emigrazione,
chiamando briganti i patrioti.
Oggi, travaglioso è il mutamento,
poteri occulti lottano per un dominio
oligarchico, bancario, pornocratico.
Il feudo greco è in ginocchio,
svenduto, impoverito, subdolo alla sussistenza,
cancellato l’orgoglio spartano,
la civiltà ateniese un lontano ricordo,
invocano Pericle, Sofocle, Solone, Leonida.
Vano, sordo è il grido greco.
Misera sorte toccherà alla serva Italia,
spogliata dalle SUE industrie,
nuda vaginalmente, vergogna non più prova,
come la meretrice, svenduta la sua verginità
si sollazza bordeggiando, offrendosi senza dignità,
nell’europeo bordello,
elemosinando debito sovrano.
Cultura appiattita, filosofi senza idee, politici corrotti,
gestiscono il misero popolo,
svenduto, schiavizzato senza catene,
Lacrimoso è l’occhio di Corrado Alvaro.


Luigi Visciglia
    COMUNICATO STAMPA
Visualizza in pdf
 

 
 
 
#ITALIA E GRECIA #STESSO DESTINO #poesia #Luigi Visciglia
 
QR-Code
Copyright © 2014-2024 Corigliano Informa Tutti i diritti riservati. Direttore editoriale Giacinto De Pasquale
Accesso Riservato Powered by by Giovanni Gradilone