Accoglienza, socializzazione ed inclusione, all’Erodoto si studia il Mandarino |
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domenica 26 febbraio 2017 00:33 |
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«Quando la scuola nelle proprie aule accoglie Bambini e ragazzi provenienti da culture diverse e lontane, si innescano dinamiche che possono favorire derive contrarie alle finalità della scuola stessa che tra i suoi principali compiti assegna alla promozione delle competenze di cittadinanza un posto di assoluto rilievo. A tal fine, e per favorire la conoscenza e quindi l’accoglienza di studenti stranieri le stesse linee guida sulla loro integrazione indicano alle scuole la via dell’inclusione attraverso percorsi che possano avvicinare tutti alla conoscenza della lingua e della cultura di provenienza. Così, la presenza di ragazzi cinesi ha ispirato nella scuola Media Erodoto la progettazione di un percorso sulla lingua e la cultura cinese». A spiegare l’attivazione dell’interessante progetto è la dirigente scolastica dell’IC “Erodoto” Susanna Capalbo. Presso le classi della scuola media sono, infatti, iniziate le attività relative all’apprendimento della lingua cinese, nello specifico il mandarino una famiglia di parlate costituita da un gran numero di lingue e dialetti, utilizzati dal 70% della popolazione di madrelingua cinese. «Il progetto d’apprendimento è realizzato dagli insegnanti della scuola coadiuvati da Nicole Ardito, esperta di lingua e cultura cinese. Studiando questa lingua- spiega la Capalbo - i ragazzi impareranno a conoscere un mondo nuovo, una cultura differente, usi e costumi che non fanno parte del nostro stile di vita e che impareranno ad apprezzare. Nel mondo proliferano le scuole di mandarino grazie alla crescita dell’economia e alle migrazioni diffuse del popolo cinese. La scuola non può perdere di vista i fenomeni che caratterizzano anche lo sviluppo di scenari futuri con i quali i nostri ragazzi si troveranno ad operare, interagendo con persone provenienti da tutto il mondo». Approfondire una cultura così diversa da quella Europea ed Occidentale è una delle maggiori novità nello scenario scolastico locale una opportunità di rilievo per affacciarsi a comprendere le dinamiche e i punti essenziali della suggestiva cultura cinese. Per quello che riguarda la lingua com’è noto il Mandarino prevede una scrittura molto complicata, fatta di ideogrammi, se ne contano all’incirca 46mila. La Cina e la sua Cultura sono “dal punto di vista occidentale” il polo opposto dell’esperienza umana. Le altre grandi civiltà non esistono più come l’Egitto, Mesopotamia, America precolombiana o sono troppo vicine a noi per dare luogo a un contrasto così assoluto, “a un’originalità così radicale e illuminante come quella della Cina- scriveva Simon Leys scrittore belga- la Cina è l’indispensabile Altro che l’Occidente deve incontrare per prendere davvero coscienza del profilo e dei limiti del suo Io culturale”. La conoscenza dell’Altro, la consapevolezza della diversità culturale sono strumenti indispensabili per favorire condivisione e convivenza tra popoli e la scuola è la microsocietà dove coesistere e rispettarsi è fondamentale per coltivare la cultura del rispetto e dell’accoglienza. L’iniziativa è nata per le classi della scuola media ma vuole costituire un anticipo di quanto si vorrà diffondere in futuro anche nella scuola primaria.
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COMUNICATO STAMPA
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