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giovedì 16 febbraio 2017 11:08 |
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Divampa la discussione circa il percorso di Fusione intrapreso dai due comuni limitrofi di Corigliano Calabro e Rossano. E’ sempre bello toccare temi che investono il futuro della nostra Città, specie quando questi ultimi sono oggetto di tante e tante considerazioni uniche e contrapposte. Con angustia, però, si deducono nel polverone che travolge il web e la stampa, in particolar modo nell’ultimo periodo, osservazioni mosse da un sentimento comune: la confusione. Ebbene, ci troviamo in pieno clima “Fusione” e ancora non si ha un’idea ben precisa di quella che sarà la nascente città unica. La nebbia che aleggia attorno questa fatidica decisione, non è per niente produttiva. In queste condizioni, se la popolazione coriglianese venisse chiamata al voto, l’esito non sarebbe quello atteso dai nostri primi cittadini. Rincresce dire che risulta ambigua, a tratti perversa, la motivazione che ha spinto i due comuni a intraprendere questo percorso. Semplicemente perché non si comprende bene il netto rifiuto che la città Bizantina mostra nei confronti di un’eventuale area vasta, con l’inclusione del comune di Cassano allo Jonio. Ad essa si aggiunge la particolare devozione che la classe dirigente Rossanese presenta rispetto a questo progetto di fusione, cosa che non si evidenzia in quella coriglianese. Sembra quasi che l’organico amministrativo Rossanese voglia approfittare del momento di instabilità che la nostra maggioranza sta attraversando (vedi elezioni provinciali - tanti candidati - 0 eletti). Consci del connotato piuttosto distopico della nostra visione, questo è comunque un sentimento condiviso da tanti e terribilmente reale. I giovani di Forza Italia sostengono che questo sia un passo importante per il futuro dei nostri territori ed è dunque importante agire con cautela e razionalità. Crediamo fortemente che il progetto di fusione debba includere anche la città di Cassano, per ovvi motivi: una fusione trilaterale esonera i due comuni dal rischio che uno possa subordinarsi all’altro, dunque, dal rischio di alimentare malcontenti all’interno di ogni singola comunità; con l’inclusione della città di Cassano allo Jonio, realizzeremmo davvero quel famoso “peso istituzionale”, capace di far crescere il bacino economico e amministrativo della città nascente. Inoltre, una città di circa 100 mila abitanti e dalle imponenti dimensioni, darebbe prestigio e lustro all’intera Sibaritide e, contestualmente, ai cittadini che la vivono. Vorremmo che i primi cittadini dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano, rispettivamente il Sindaco Geraci ed il Sindaco Mascaro, abbandonino la linea intrapresa sino ad ora, ossia quella di una fusione discussa in palazzo meno che in piazza. Piuttosto che lasciarsi affascinare dalla volontà di essere etichettati come gli artefici di una fusione, queste amministrazioni, potrebbero farsi garante di una fase antecedente la fusione stessa, che forse risulta essere più forte ed importante: preparare i propri territori ad una eventuale fusione, organizzando incontri con i cittadini in cui verranno espletate le caratteristiche, i motivi ed i vantaggi della stessa e rispondendo direttamente ad eventuali domande e perplessità provenienti dai cittadini. Chiediamo, dunque, che si organizzi un incontro pubblico per coinvolgere ed informare la popolazione tutta, così da poter sgrovigliare lo zibaldone che si è creato attorno a questo importante progetto. La cattiva informazione dilaga e non saranno certo 100 associazioni a fermarla. Urge un intervento pubblico dei soggetti interessati!
forza italia giovani – Corigliano Calabro
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COMUNICATO STAMPA
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