Pillole di sanità anzi di malasanità.. |
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domenica 8 gennaio 2017 16:37 |
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Succede al centro dialisi di Trebisacce, dove i pazienti che devono dializzare, se malauguratamente non gli funziona la fistola, accesso vascolare dove posizionare gli aghi, con il 118 devono essere trasportati all’ospedale di Rossano dove , nel reparto di Rianimazione, gli viene posizionato il catetere o nella femorale o nella giugulare e poi ritornare a Trebisacce a far Dialisi. Voglio ricordare a me stesso che alla terapia dialitica ci si arriva dopo che viene diagnosticata l’insufficienza renale cronica. Voglio ricordare sempre ,a me stesso, che chi fa terapia dialitica la deve fare un giorno SI e uno NO per una durata minima di 4 ore, anche durante i periodi festivi. Il paziente che finisce in dialisi comporta uno squilibrio in famiglia. Con ciò voglio dire che chi ha bisogno dell’ ospedale per potersi curare non deve e non può preoccuparsi di trovare luoghi di cura non idonei. Il paziente in emodialisi, oltre del problema che lo affligge non può farsi carico anche dei problemi generati dall’ incapacità politica. Ci vogliono luoghi di cura sicuri e completi di personale. Il paziente e la sua famiglia devono essere tutelati.
Francesco Sapia
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COMUNICATO STAMPA
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