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4 ordinanze di custodia cautelare a Cassano all’Ionio
 lunedì 2 gennaio 2017 09:54
4 ordinanze di custodia cautelare a Cassano all’Ionio In data odierna militari della Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro eseguivano Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari, il quale concordava pienamente con la richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di quattro cittadini di Cassano Allo Ionio, ritenuti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti e tentata estorsione e furto di energia elettrica:
- SENISE Fabio cl. 1978 (censurato): - ESTORSIONE E SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI;
- SENISE Salvatore cl. 1986 (censurato): - COLTIVAZIONE, PRODUZIONE E DETENZIONE DI STUPEFACENTI NONCHE’ FURTO DI ENERGIA ELETTRICA;
- RUSSO Biagio cl.1987 (censurato): - COLTIVAZIONE, PRODUZIONE E DETENZIONE DI STUPEFACENTI, NONCHE’ FURTO DI ENERGIA ELETTRICA;
- D.V. (incensurato): - COLTIVAZIONE, PRODUZIONE E DETENZIONE DI STUPEFACENTI, NONCHE’ FURTO DI ENERGIA ELETTRICA (ordinanza non eseguita in quanto allo stato irreperibile)

Le indagini, condotte dai militari della Tenenza Carabinieri di Cassano all’Ionio, hanno tratto origine dal tentativo di suicidio da parte un ragazzo cassanese nel settembre 2015. In sede di sopralluogo i Carabinieri di Cassano procedevano al sequestro di due telefoni cellulari in uso al giovane, dai quali emergeva un Quadro criminale inerente lo spaccio di sostanze stupefacenti. Infatti sulle utenze venivano scoperti messaggi dal contenuto minaccioso inviati da SENISE Fabio classe 1978, con i quali questi pretendeva il pagamento di una partita di sostanza stupefacente.
Il giovane, pressato dalle richieste estorsive e non fronteggiabili di pagamento del debito accumulato per l’acquisto di un quantitativo di sostanza stupefacente, decideva di tentare di togliersi la vita piuttosto che affrontare il suo creditore.
L’attività di indagine, sorta da quell’episodio e condotta dai militari di Cassano allo Ionio, consentiva di neutralizzare una redditizia attività di spaccio, ben radicata all’interno del centro storico di Cassano allo Ionio, e di cui facevano parte principalmente quattro soggetti, ognuno svolgente un compito particolare.
SENISE Fabio si occupava materialmente dello spaccio al dettaglio della sostanza stupefacente, anche nei pressi di istituti scolastici e nei confronti di soggetti di minore età. Venivano censiti 32 episodi di spaccio in circa 20 giorni, e segnalati alla prefettura 10 consumatori.
Fonte di approvvigionamento dello stupefacente per SENISE Fabio era il cugino SENISE Salvatore. L’attività permetteva di appurare come quest’ultimo mantenesse saldi contatti telefonici con “soci in affari”, RUSSO Biagio e D.V..
Nel corso dell’indagine veniva individuato, all’interno del centro storico di Cassano, un laboratorio per la coltivazione, produzione e raccolta di marijuana, realizzato all’interno di una vecchia abitazione oramai in disuso, dove oltre a della sostanza stupefacente veniva rinvenuto tutto l’occorrente (vasi in plastica, concime, gocciolatoi, sacchi di terriccio, temporizzatori, lampade alogene, nebulizzatori, aspiratori per il riciclo dell’aria) necessario per la produzione indoor e 365 giorni l’anno della sostanza stupefacente. I realizzatori e gestori di tale laboratorio venivano individuati, tramite intercettazioni e visione dei filmati degli impianti di videosorveglianza, in SENISE Salvatore, RUSSO Biagio e D.V..
Ulteriori accertamenti permettevano di scoprire che i tre utilizzavano anche un’altra abitazione abbandonata, come locale di deposito della sostanza prodotta nell’altro magazzino, all’interno della quale venivano rinvenuti 24 g di marijuana e 10 g di hashish e materiale per la coltivazione identico a quello rinvenuto nel primo laboratorio.
La realizzazione dei due locali, inevitabilmente per i consumi elevati, prevedeva anche l’allaccio abusivo alla rete ENEL.
Nel corso dell’attività venivano sequestrati 147 g di marijuana, 15 g di hashish, 5 Kg di piante di sostanza in essiccazione, nonché materiale da taglio e confezionamento.
Gli arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di Castrovillari (CS).
    COMP. CC CORIGLIANO CALABRO
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