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A questa classe politica dobbiamo questo stato di cose! Cosa è cambiato con l’avvento del Presidente Oliverio in materia di sanità?
 mercoledì 20 luglio 2016 14:11
A questa classe politica dobbiamo questo stato di cose! Cosa è cambiato con l’avvento del Presidente Oliverio in materia di sanità? Dobbiamo questa realtà all’atteggiamento irresponsabile e al fare di una classe politica locale sfrontata e impudica, ad un governo regionale (al pari degli altri) legato materialmente ad intrighi politici, a ricatti ed interessi propri, ad un popolo variegato, asservito e dipendente dai politici, incapace di dare un senso pratico alle critiche. I primi incapaci di trovare un progetto comune, interessi comuni e superiore a ogni settarismo ideologico, non idonei a rilanciare l’economia, la cultura, incapace di un programma politico che dia slancio alle infrastrutture, ad una sanità quanto meno efficiente che possa garantire almeno quei servizi essenziali, tipo una mammografia in tempi accettabili, una sanità regionale non ostaggio dei partiti, una sanità pubblica guidata da persone competenti e non da pupazzi con la tessera dei partiti in tasca. Giornalmente a spese nostre si è spettatori consenzienti di una macelleria politica, si assiste senza battere ciglia alla lottizzazione delle aziende sanitarie, degli ospedali, dei servizi, si assiste alla invadenza della politica impegnata più che altro a piazzare i propri uomini ai vertici di questi, le ultime nomine fatte dalla dirigenza dell’ASP di Cosenza vanno in questa direzione, nulla è cambiato rispetto al passato, anche per un semplice trasferimento di un sanitario, di un infermiere o di un ausiliario da un ospedale ad un altro, da un reparto ad un altro, interviene la politica, interviene il sindacato. Siamo governati da politici non animati da un rigido senso del dovere e da un sentimento patriottico raffinato ed elevato, volutamente non operano nell’interesse di tutti, manca in loro ogni attività di mediazione, in loro manca il senso del dovere, non hanno mai cercato alcuna ragione per esserlo, solo per questo gli si dovrebbe negare il diritto di continuare a fare politica, per questo dovrebbero cercarsi un luogo pari a loro. Con questi politici dotati di scarsa sensibilità verso il bisogno conviviamo giornalmente, li alimentiamo, li veneriamo, gli perdoniamo tutto, né in loro, né in noi trovano posto la modernità delle idee, dell’agire, né tantomeno lo spirito intellettuale. Viviamo in una realtà, come quella Coriglianese dove giornalmente assistiamo alle solite chiacchiere di vicinato, dove viene facile criticare, infierire su tutto e su tutti nella speranza che queste prese di posizioni alle prossime elezioni, quando saranno pagano in termini di consenso elettorale. Dove erano questi, ieri, due anni fa, un anno fa, quando il nostro ospedale veniva derubato del reparto di ortopedia e di otorino, dove erano quando si denunciava la quasi totale assenza della direzione sanitaria nel presidio ospedaliero di Corigliano, quando per un anno un reparto come la neurologia rimase chiuso senza ricoveri, dove erano quando la politica ridimensionava servizi come il laboratorio analisi, la radiologia, dove erano quando denunciavamo che in ospedale vi era carenza di medicine, di materiale sanitario, di pannoloni, siringhe, ricettari ecc. ecc, dove erano quando si faceva rilevare che gli ammalati dovevano portarsi da casa: pomate, medicine, garze e pannoloni? Dove erano quando denunciavamo la pesante pressione fiscale dei tributi comunali, dove erano quando parlavamo del patrimonio immobiliare di proprietà del comune e del come farlo fruttare a favore delle casse comunali, quando parlavamo di ambiente, di discariche, di raccolta differenziata, di termovalorizzatore e del problema randagismo? Oggi sono tutti bravi a riprendere questi temi, e fanno bene, sono bravi a rincorrersi a chi la spara più grossa, a farsi belli agli occhi del popolo, quel popolo bravo a lamentarsi, a credere a tutto, ma che al momento del bisogno preferisce voltare lo sguardo altrove ed ubbidire agli ordini del proprio schieramento politico, dove erano quando denunciavamo la totale dipendenza dei nostri politici agli ordini di Cosenza, dove erano quando denunciavamo la inefficienza in tema di sanità della giunta Oliverio (mister 65% alle ultime elezioni regionali) dove erano quando facevamo rilevare che nulla è cambiato rispetto agli altri governi regionali guidati da Chiaravalloti, da Loiero o dallo stesso Scopelliti, dove erano quando in tempi non sospetti denunciavamo che la giunta guidata dal “Compagno” Oliverio lavora in continuità con chi l’ha preceduto, dove erano quando sostenevamo che il governo regionale attuale nei confronti del nostro ospedale si comportava e si comporta come quel boia che accelera la morte del condannato, purtroppo il dissanguamento del Guido Compagna continua giornalmente e sotto gli occhi indifferenti di colui che in questo territorio riveste il ruolo del presidente Oliverio, tra l’altro ben retribuito. Dove sono quei tanti del PD e gli altri della sinistra radicale che prima, un giorno si e l’altro pure infierivano crudelmente contro, a dir loro le scelte sciagurate in tema di sanità del governo Scopelliti? Oggi, come per incanto si sono azzittiti, pronti ad ubbidire agli ordini di scuderia, passivamente accettano le decisioni del governo regionale in tema di sanità e di tasse. La mortificazione del territorio, non trova più spazio nelle loro menti acculturate, si guardano bene dal criticare i loro idoli, i loro sponsor politici, i loro amici. Alla faccia dell’obbiettività!

Per il movimento centro storico: Luzzi Giorgio
    COMUNICATO STAMPA
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