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Poesia “La Natura avvelenata“ di Luigi Visciglia
 venerdì 24 giugno 2016 09:39
Poesia “La Natura avvelenata“ di Luigi Visciglia LA NATURA AVVELENATA
13 giugno 2016


Nel suo abito color vermiglio,
piange la terra.
Carico di rifiuti tossici
è il suo ventre,
frutti inquinati
partorisce il suo grembo.
L’acqua trasporta liquami,
pesticidi, concimi, diserbanti.
Tutto scorre nelle vene materne;
come un crogiolo nell’utero terreno,
i componenti si trasformano,
sapore di fiele ha l’acqua sorgiva.
Tutto affluisce al mare.
I figli dell’acqua, sazi di plastica,
muoiono arenati.
Il loro muto lamento
non giunge a Dio.
Non più lacrime hanno gli Dei
per irrorare l’inaridita terra.
Le onde elettromagnetiche
solleticano le cellule umane,
i tumori dilagano.
Gli speculatori inquinatori,
con un barlume di genialità,
s’inventarono “la differenziata”,
raccolta dello spreco lucroso,
si riarricchiscono i mistificatori masnadieri,
il loro pensiero e l’animo gattopardiano
svantaggioso son per la collettività.
Al crepuscolo, singhiozzando piange la Natura:
“I miei figli, ingordi,
perversi, snaturati
mi hanno avvelenato”.
Muta fu l’anima mia
ai piedi della morente Natura.


Luigi Visciglia
    COMUNICATO STAMPA
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#Poesia #Luigi Visciglia #La Natura Avvelenata
 
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