La viabilità a Corigliano e il PRG: che fine hanno fatto le strade di Previsione?
sabato 11 giugno 2016 15:19
Nel 1986, dopo circa 6 anni di studi, analisi, dibattiti, il comune di Corigliano si dotava finalmente di un Piano Regolatore Generale. Nell’idea originale di città, in previsione dello sviluppo urbanistico che di li a breve avrebbe caratterizzato il nostro territorio, fu posto un occhio di riguardo alla viabilità. A tal proposito il PRG definitivo, redatto dal architetto Mario Candido, prevedeva la realizzazione di almeno 3 grandi arterie stradali che avrebbero migliorato la viabilità della nostra città, più tutta una serie di collegamenti interni. La prima, che avrebbe dovuto collegare il centro storico allo scalo cittadino; la seconda, che da contrada Insiti avrebbe dovuto costeggiare lo scalo stesso, ricongiungendosi ad altre strade interne a mò di circonvallazione. La terza, che avrebbe collegato la s.s. 106 a Cantinella. Si sarebbe trattato di opere che avrebbero avuto un impatto importante, decisivo, sull’aspetto e sulla vivibilità della nostra Corigliano, in primis perché avrebbero avuto l’effetto di decongestionare via Nazionale e via Fontanelle. Ebbene, oggi dobbiamo prendere atto che nessuna di queste opere è stata poi effettivamente realizzata. Non solo, ma i luoghi in cui avrebbero dovuto sorgere queste opere, sono stati nel frattempo sottoposti ad una cementificazione selvaggia, e proprio in quelle aree che secondo il PRG dovevano essere destinate alla viabilità, sono state invece autorizzate opere pubbliche anche imponenti, come lo stadio Brillia e il parco periurbano, giusto per fare due esempi. L’amara considerazione a cui ci hanno portato ore di studio sul PRG è che negli anni ’80 sono stati spesi soldi e tempo per progettare una città vivibile e in grado di svilupparsi in maniera sostenibile, ma nei 30 anni successivi amministrazioni comunale di ogni colore politico, e costruttori che spesso facevano direttamente parte di quelle stesse amministrazioni si sono mangiati tutto, autorizzando ogni sorta di scempio. Chi ha reso possibile che si progettasse una città e se ne realizzasse un’altra? E come si intende oggi rapportare la spropositata crescita edilizia alla mancanza a questo punto strutturale di strade? E perché ancora oggi si autorizzano con leggerezza altre opere secondarie come supermercati, palazzi, chiese, ma non si realizzano le strade? A breve chiederemo in via ufficiale all’Amministrazione comunale se intende fare qualcosa per accertare eventuali responsabilità per quanto accaduto negli ultimi anni, e soprattutto quali sono i suoi progetti per la viabilità coriglianese, soprattutto nell’ottica della prossima entrata in vigore del nuovo Piano Strutturale Associato.
Francesco Sapia - Portavoce M5S Corigliano Calabro