“LA VENDITRICE AMBULANTE“, NUOVA POESIA DI LUIGI VISCIGLIA PER LA FESTA DELLA DONNA |
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domenica 6 marzo 2016 10:31 |
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La venditrice ambulante 13/04/2010 A DEVOZIONE DI TUTTE LE DONNE CHE SONO STATE POCO FORTUNATE.
Sulla strada affollata della disperazione, le figlie di un dio sconosciuto, passeggiano, ridono, truccandosi il volto; ridestando inviti eccitanti, per i viandanti frettolosi ed oziosi. Un uomo! Bramoso, si sofferma con goffo imbarazzo. Dimmi! Bellona, cosa vendi? Baratto fiori, rose non fresche, li spaccio con Dolore, per il trastullo e la velleità umana, solo un foglietto di cartamoneta. Luomo! Osserva, scruta incuriosito. Si! Cedimi la tua bella rosa svigorita, per un foglietto colorato. Creandomi effimere illusioni. La rosa! Fresca soave essenza della vita. Che strano! Questo fiore non ha fragranza. La donna! Defraudata, spogliata, violentata, con aria risentita, risponde: io vendo fiori non il profumo”.
Luigi Visciglia
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COMUNICATO STAMPA
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