Scuola: Il Ministro Azzolina invita le Regioni a non decidere per il rinvio della ripresa delle lezioni |
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“Le Regioni riflettano bene sulle conseguenze per studenti e famiglie“ |
lunedì 4 gennaio 2021 19:34 |
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“Le Regioni riflettano bene sulle conseguenze per studenti e famiglie“. Lo ha detto la Ministra Lucia Azzolina commentando l’annuncio di alcune Regioni di voler posticipare il rientro in classe per gli studenti delle scuole superiori, nonostante l’intesa firmata pochi giorni fa con Governo, Province e Comuni. “Il Governo ha mantenuto gli impegni, i tavoli guidati dai Prefetti hanno prodotto piani operativi in tutte le Province, lavorando sul potenziamento dei trasporti e sullo scaglionamento degli orari di scuole e altre attività. Ognuno faccia la propria parte”. Proprio oggi l’ISS ha diffuso un rapporto in cui si sostiene che il sistema scolastico non è fra i principali contesti di trasmissione del Paese. Mentre alcune regioni hanno dunque deciso di posticipare il ritorno in presenza, in Calabria per adesso non dovrebbero esserci variazioni rispetto alla data del 7 che prevede il ritorno delle superiori al 50%. Anche se tutto dipenderà dalla sicurezza con cui i ragazzi torneranno nelle aule. Condizione imprescindibile per Spirlì che lancia una stoccata alla stessa Ministra” Se non ci saranno pericoli per i nostri ragazzi la scuola riprenderà in presenza al 50%, e non al 75% come avrebbe preteso la ministra Lucia Azzolina che non ha niente da pretendere. E se lo ritiene venga sui territori e ci dica cosa fare e come comportarci“. “Al momento – ha aggiunto Spirlì – abbiamo ricevuto un parere indiretto, riferito dal Governo ieri sera, che ci dice che la situazione pandemica è in peggioramento. E questa è una cosa che davvero non ci piace. Ora, se abbiamo rinviato le elezioni per evitare assembramenti perché sono un pericolo, a maggior ragione dobbiamo essere messi nella condizione di decidere se le scuole siano in grado o meno di garantire l’assoluta tutela della salute dei nostri ragazzi. Fino ad ora non mi sono mai tirato indietro ma adesso anche altri lo devono fare. Chiederemo per questo alle autorità scolastiche di darci non il loro parere ma l’assoluta assicurazione che nessun ragazzo, bambino, infante si contagerà a scuola o nel tragitto per giungere da casa o fare rientro”. “Mi auguro che i ragazzi possano proseguire la loro formazione in presenza – ha detto ancora Spirlì – ma è inderogabile pensare alla loro tutela. La scelta la faremo tutti assieme ma ci dovrà essere la sicurezza. E solo allora dirò che le scuole restino aperte”.
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COMUNICATO STAMPA
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