Coronavirus. Il Viminale con una nota ai Prefetti chiarisce alcuni aspetti della FASE 2 |
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domenica 3 maggio 2020 12:56 |
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Da domani inizia la seconda fase per questa drammatica pandemia da COVID-19 e il Viminale, per evitare fraintendimenti, ha inviato una nota ai Prefetti per chiarire la questione degli spostamenti, attività motoria e sportiva, cerimonie funebri, attività commerciali, servizi di ristorazione, attività produttive. CONGIUNTI Il termine congiunti ricomprende “i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonchè le relazioni connotate da ‘duratura e significativa comunanza di vita e di affetti’”, come stabilito da una sentenza della Cassazione del 2014. L’ambito a cui si riferisce l’espressione congiunti, viene spiegato nel documento, “può ricavarsi in modo sistematico dal quadro normativo e giurisprudenziale”. SPOSTAMENTI Il Dpcm sulla fase 2 consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza ma una volta rientrati, “non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della regione in cui ci si trova”, a meno che non ci siano “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. Riguardo alle prescrizioni sugli spostamenti, la valutazione dei casi concreti “dovrà essere affidata ad un prudente ed equilibrato apprezzamento…che conduca ad un’applicazione coerente delle disposizioni contenute” nel Dpcm sulla Fase 2. SPORT “È consentita, anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l’attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento”. Si apre così alla ripresa degli allenamenti per le squadre. AZIENDE Le aziende non dovranno più inviare ai prefetti richieste di autorizzazione o la comunicazione preventiva per la ripresa delle attività produttive industriali e commerciali. Il sistema sulla verifica della sussistenza delle condizioni per la ripresa viene sostituito con un “regime di controlli sull’osservanza delle prescrizioni” contenuti nei protocolli in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Così una circolare inviata oggi dal Viminale ai prefetti sulle prescrizioni in vigore da domani e fino al 17 maggio. “A fronte dell’esigenza di sostenere il riavvio del tessuto produttivo economico nazionale – indica la circolare – si pone l’imprescindibile necessità di Garantire la sicurezza dei lavoratori e di assicurare idonei livelli di protezione negli ambienti di lavoro”. Per questi obiettivi sarà determinante attivare “un adeguato sistema di controlli, teso a verificare la puntuale osservanza delle prescrizioni poste a presidio delle tutele e ad applicare le eventuali, relative sanzioni”.
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Corigliano informa
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