La situazione Covid-19 nell’Alto Jonio Cosentino |
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Il punto, come di consueto, lo fa il dirigente dell’Asp di Cosenza Martino Rizzo |
giovedì 30 aprile 2020 14:27 |
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La situazione dell’emergenza Covid-19 nell’Alto Jonio Cosentino la fa il dott. Martino Rizzo, dirigente dell’Asp di Cosenza, attraverso un post sul suo profilo facebook. Buone notizie per i nostri anziani delle case di riposo e RSA. Non abbiamo individuato positivi. Vuol dire che, per fortuna, il virus ha trovato la porta chiusa. Questo è un merito per chi gestisce le attività e, siccome il virus oggi non c’è, non ce lo dobbiamo portare noi e dobbiamo sacrificarci ancora un po’, evitando di andare a far visita ai nostri cari, che sono accuditi e protetti. Ancora 0. Non ci sono nuovi casi. Ma attenzione, non è tutto finito. Il virus circola ancora e, speriamo sporadicamente, nuovi casi ci saranno. Il pericolo è ancora presente e, la prossima settimana, ci sarà il rientro. Benvenuti i nostri parenti, amici, fidanzati, fratelli, ecc. Ma lontano da noi, almeno per il periodo di quarantena. Niente abbracci e baci all’arrivo, una bella stanza confortevole dove possono stare, un bagno per loro, pranzo e cena alla calabrese, abbondante e sapotito, ma nel vassoio lasciato dietro la porta, ognuno per conto suo. Ci sarà tempo, dopo 14 giorni, per recuperare. Riepiloghiamo la situazione dell’area ionica al 29 aprile: 106 casi, di cui 10 ricoverati, 7 deceduti. I restanti 89 si trovano attualmente al domicilio, nei seguenti Comuni: 1 a Francavilla, 3 a Villapiana, 1 a Cassano, 1 a Crosia, 1 a Cariati ( e 3 guariti), 8 a Bocchigliero ( e 9 guariti), 2 a Scala Coeli ( e 1 guarito), 22 a Oriolo ( e 2 guariti), 17 a Corigliano-Rossano ( e 18 guariti). Attualmente quindi risultano negativizzati 33 nostri concittadini, e 55 sono in attesa di guarigione al proprio domicilio. Abbiate pazienza, la fine dell’incubo arriverà. Speriamo presto, se continueremo a sacrificarci per il Bene Comune e non lasceremo spazio agli egoismi e alla spregiudicatezza. Ricordiamoci che ce la faremo, ma non ce l’abbiamo ancora fatta.
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COMUNICATO STAMPA
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