Nell’Alto Jonio Cosentino non vi sono nuovi casi di covid-19 |
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Il dott. Martino Rizzo invita sempre alla massima prudenza |
lunedì 27 aprile 2020 16:42 |
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Prosegue l’andamento positivo dell’emergenza covid-19 nell’Alto Jonio cosentino. A confermarlo è il dott. Martino Rizzo dell’Asp di Cosenza, che con un post sul proprio profilo facebook, come avviene ormai da diversi giorni, affronta l’argomento. Ecco cosa scrive il dott. Rizzo: Domanda: come fa il coronavirus, che ha un’incubazione di 14 giorni, ad essere presente dopo tanto tempo? Questo è un problema che si verifica soprattutto nelle comunità ristrette (RSA) e nell’ambito familiare, dove le misure di distanziamento non vengono applicate, perché si pensa di essere in un’area inaccessibile al virus. Faccio un esempio, che deriva da una ricostruzione reale: il soggetto A, in data 8 marzo, ha avuto un contatto stretto con un soggetto B, diventato poi covid+. Il soggetto A, dopo una quindicina di giorni ( priodo di incubazione), manifesta qualche sintomo influenzale, ha un po di febbre, ma non lo riferisce al contatto col caso, pensa ad una banale influenza. Nel frattempo resta a casa, accudito dalla famiglia, e guarisce completamente. Sono passati, dal contatto con il caso, diciamo una ventina di giorni e siamo arrivati a fine marzo. Nel frattempo il virus ha approfittato dell’occasione ed è passato ad altri componenti della famiglia. Anche in questi, dopo una incubazione più o meno lunga (fino a 14 giorni) si sviluppa una patologia, non sempre evidente, che può durare fino a 15 e più giorni. Pertanto, dopo circa 50 giorni, troviamo ancora il virus presente. Se questo avviene negli ospiti di una RSA, dove non si adottano misure di distanziamento, la propagazione è praticamente incontrollabile. Come la reazione a catena di una bomba nucleare. Perciò più tempo passa, più siamo sicuri. E quando diciamo O ed è passato un nuovo giorno, le cose vanno bene ( facendo sempre gli scongiuri). Veniamo ai dati: 0 nell’area ionica. In Provincia di Cosenza, ad oggi 447 casi, di cui 32 ricoverati, 25 deceduti, 66 guariti. I restanti 324 in isolamento domiciliare. Nell’area ionica 104 casi, 11 ricoverati, 6 deceduti, 21 guariti, 66 in isolamento domiciliare. Le quarantene in Provincia di Cosenza sono 1289, 520 perché contatti di casi, 563 per rientri e 206 per inadempienze e violazioni. Domani lavoreremo su Crosia e Villapiana. Dopodomani Oriolo. E siamo ancora in attesa dell’esito dei tamponi del 23 e del 24 che hanno riguardato alcune case di riposo e Bocchigliero, mentre sono arrivati i risultati dei tamponi del primo caso di Villapiana, che hanno escluso la diffusione parentale del contagio.
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COMUNICATO STAMPA
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