Corigliano-Rossano: In questa fase di grave crisi economica tante famiglie sono in difficoltà |
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Il Banco Alimentare cerca in tutti i modi di attenuare questa grave crisi venendo incontro a tante famiglie |
sabato 25 aprile 2020 17:39 |
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Sono sempre più numerose le famiglie del comune di Corigliano Rossano che vivono momenti di grande sconforto sul fronte economico. L’emergenza Corona Virus rischia di formare una nuova fascia di povertà. Le limitazioni alla circolazione e le numerose attività che hanno dovuto chiudere i battenti a seguito delle disposizioni emanate dal Consiglio dei Ministri, ha determinato un forte rallentamento al sistema lavorativo. Numerose le famiglie che tirano a campare “alla giornata”, e dunque a nero, almeno prima dell’emergenza sanitaria. Ora sono quelle con le maggiori difficoltà di liquidità che impedisce, dopo un mese e mezzo di inattività, di pagare le spese spicciole legate alla gestione della famiglia. Un dato che si cristallizza anche nelle numerose richiese di aiuto che vengono rivolte al banco alimentare, che in questi giorni, riesce a dare “da mangiare” a queste persone. Una funzione fondamentale, quella dell’aiuto alimentare, in questo periodo che, come ha specificato anche il Governo, è la peggior crisi del dopoguerra. Le richieste sono quasi raddoppiate rispetto a quelle solitamente registrate. A Corigliano Rossano è una rete di associazioni laiche piuttosto che la Caritas ad occuparsi di queste famiglie, a cui anche i buoni spesa distribuiti dal comune con grande celerità, non riescono a dare grande sollievo. In prima linea nel nostro comune l’associazione Azzurra, la Caritas diocesana, Torre del Cupo, Caritas San Francesco, Cooperativa Serena, associazione SMA, i Figli della Luna, che, sotto l’egida del banco alimentare regionale, grazie all’opera incessante dei loro volontari arrivano nelle case di chi ha necessità per dare loro sollievo. Operano in regime di emergenza, con l’avvio di tutti i protocolli utili alla limitazione della diffusione del contagio da Corona Virus. Sono giorni straordinari anche per le case famiglia, che con i loro giovani ospiti devono confrontarsi con ritmi diversi. Un’impresa non semplice, con gli operatori del sociale in prima linea, moderni eroi ai tempi del Covid-19. Problemi di ordinaria gestione che ora è diventata straordinaria. Sono tre le case famiglia attive sul territorio comunale, con decine di ragazzi da accudire. “Il nostro ruolo è più che mai fondamentale in questi giorni”, racconta la portavoce Achiropita Esposito.
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Fonte: Gazzetta del sud
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