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Corigliano-Rossano: Stasi “Come 184 anni fa la nostra comunità condivide la paura“
Ieri sera rievocati, se pur in maniera dimessa, i tradizionali e storici “Fuochi di San Marco“
 sabato 25 aprile 2020 16:06
Corigliano-Rossano: Stasi “Come 184 anni fa la nostra comunità condivide la paura“ Nel consueto messaggio serale alla città sul proprio profilo face book il sindaco Stasi ha preferito parlare dell’avvenimento che la città ha vissuto ieri sera e cioè i fuochi di San Marco. La notte di 184 anni fa la terra tremò e la gente scese in strada. Accese il fuoco, condivise una piazza, un largo, un vicolo, del pane, dell’acqua, del vino. Condivise una notte e più, condivise il calore della focarina con cui difendersi dal freddo, ma soprattutto, sotto questo cielo, condivise la paura. La paura che ha spinto la nostra gente ad uscire dalle case rese insicure dal terremoto. Anche oggi la nostra comunità condivide la paura. Paura di qualcosa di inaspettato, come e più di un sisma, che al contrario ha reso insicure le strade, le piazze, i luoghi di lavoro e di divertimento. Qualcosa che come una guerra ha reso le città deserte ed ha trasformato le celebrazioni, persino quelle più importanti, in riti privati. Eppure la nostra comunità in questi giorni, in queste settimane, esattamente come allora, non ha soltanto condiviso la paura. Ha diviso il pane ed il vino grazie alla solidarietà che quotidianamente vedo all’opera per dare supporto a chi è in difficoltà; ha diviso il sudore di coloro che non potevano stare a casa, il cui compito inderogabile è quello di controllare o di curare; ha diviso il dolore di famiglie che non hanno visto i propri cari tornare, la gioia di coloro che hanno lasciato un letto d’ospedale respirando a pieni polmoni, l’apprensione di tutti coloro che sono stati o sono ancora degenti. Ed è con la condivisione che una comunità come la nostra è diventata forte. Una forza che fino a ieri nessuno di noi pensava di avere, che nessuno di noi avrebbe da solo, e che invece è sempre stata lì a portata di mano e di cui non dovremo mai perderne memoria in futuro. Oggi, in ricordo di quella notte di 184 anni fa, ho acceso un fuoco simbolico come se a farlo fosse tutta la città. Un fuoco che molti assoceranno alla speranza, ma che invece non a caso abbiamo preferito definire il fuoco della memoria, ed io aggiungo della fiducia. Perché se avremo memoria e non dimenticheremo queste settimane, continueremo ad essere una comunità unita, che non deve necessariamente sperare in eventi favorevoli perché ha la forza di determinarli, consentendogli di attendere pazientemente il momento opportuno ed a quel punto rialzarsi e ripartire, come e meglio di prima. Stasera non vorrei parlare di nient’altro, consentitemelo concittadini miei. Stasera passino in secondo piano i numeri, le valutazioni, l’inviolabile dialettica quotidiana. Stasera non sono il sindaco, sono accovacciato vicino ad una focarina insieme ad altri 80 mila di voi che, come me, si godono il tepore del fuoco e lo guardano con la fiducia negli occhi. Fiducia e memoria, Corigliano-Rossano.

Il sindaco Flavio Stasi

    COMUNICATO STAMPA
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