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Corigliano-Rossano: Emergenza Coronavirus, pescatori non ascoltati
Ma coltiviamo la speranza di un rinnovato impegno per il settore pesca
 mercoledì 15 aprile 2020 11:24
Corigliano-Rossano: Emergenza Coronavirus, pescatori non ascoltati L’incredibile Pasqua 2020 è scivolata via stando in casa e cercando, magari, di esorcizzare questa emergenza senza precedenti. Tuttavia, è in queste circostanze straordinarie che viene fuori l’appartenenza ad una comunità e i pescatori formano una grande comunità in Calabria, ma – dichiara Salvatore Martilotti, presidente del “Comitato Pescatori Calabria” – il settore pesca ha il “torto storico”, insieme alle risorse del mare, di essere da sempre una “forma di palla al piede” della Calabria, pur essendo la quarta regione per sviluppo costiero del nostro bel Paese. E, di conseguenza, nessuna sorpresa se i pescatori, pur facendo proposte sensate, quasi nessuno è stato disponibile ad ascoltarli. Sono state fatte proposte per il varo di un “Piano pesca straordinario” insieme al rifinanziamento della legge regionale di settore in particolare per l’accesso al credito, ma nel “Riparti Calabria” non c’è nessun intervento per il settore pesca. Ed è probabile che questo sia il risultato della debolezza strutturale dei pescatori, compreso una debole rappresentanza ai tavoli regionali e locali. Tuttavia, sarebbe molto grave se si pensasse che in Calabria non ci sono anche i pescatori e il contributo importate che dà la pesca all’economia regionale e locale. E poi che dire degli “annunci governativi” senza ancora nessun risultato concreto? In questa crisi straordinaria i pescatori e le imprese di pesca hanno l’urgenza del contante per poter ripartire con la propria attività. Al momento registriamo che la flotta peschereccia è stata ferma per circa trenta giorni nei vari porti o sugli arenili con una ripresa lenta e frammentata e con gran parte dei battelli che per motivi vari, ma in particolare per le difficoltà legate alla commercializzazione e alla distribuzione dei prodotti ittici sbarcati localmente. Le difficoltà nella vendita e distribuzione del prodotto hanno aggravato la crisi con i pescatori che non sanno più a che Santo rivolgersi. Ci si aspettava una forte attenzione da parte dei Comuni costieri, ma in tutta risposta è calato il silenzio. Possibile che in questa emergenza straordinaria quasi nessuno si fa avanti con proposte concrete per alleviare la crisi dei pescatori? Eppure ci sono diverse competenze che “dovrebbero” essere gestite localmente. Per i Comuni costieri Certamente poteva essere (ma c’è tempo ancora per intervenire) una opportunità per la valorizzazione del “Prodotto ittico locale” e in questo emergenza senza precedenti la vendita al consumo nei “Mercatini ittici a miglio zero” può ancora contribuire a valorizzare un prodotto alimentare gradito alle nostre popolazioni. I pescatori sono pronti, ma ci sarà qualcuno disposto ad ascoltarli? E soprattutto a fare proposte concrete e immediate per non aggravare ulteriormente la crisi del settore pesca? L’emergenza Coronavirus nell’ambito della crisi generale ha colpito, in particolare, i settori più deboli contribuendo a mettere in ginocchio il segmento più debole: la piccola pesca artigianale anche per la mancanza di un minimo di strutture per la vendita al consumo consentita per legge ai pescatori artigianali- Noi del “Comitato Pescatori Calabria” – conclude Salvatore Martilotti -siamo convinti che, per la grave emergenza che è difficile capire quando finirà, abbiamo bisogno di una forte attenzione per superare le difficoltà di una categoria storica delle nostre comunità costiere. Come si fa ad abbandonarla al proprio destino? Certamente oggi siamo delusi e ci sentiamo abbandonati. Tuttavia, ci chiediamo: perché nessuno si è accorto che esistono anche i piccoli pescatori? perché nessuno ha risposto alla richiesta di interventi da parte dei pescatori costieri artigianali per interventi che rientrano nell’ambito delle competenze, soprattutto, dei Comuni costieri? Noi del “Comitato Pescatori Calabria” coltiviamo sempre la speranza di un cambio di rotta, ma come da tradizione abbiamo il coraggio di fare anche da soli se guardiamo con attenzione alla storia dei pescatori delle Comunità costiere della nostra Regione. I pescatori , da sempre, nel bene e nel male, piaccia o non piaccia, hanno sempre investito su sè stessi con grande coraggio. Ora da parte delle Istituzioni ci aspettiamo una rinnovata attenzione per meglio tutelare un settore in forte credito con le Istituzioni e in questa emergenza non sono più rinviabili idee e programmi d’intervento dagli effetti immediati compatibili con la realtà dell’economia ittica regionale, senza trascurare i livelli occupazionali che potrebbero subire un’espulsione senza precedenti dal settore e così andare ad ingrossare l’esercito dei senza lavoro in una Regione all’ultimo posto in Europa per livelli occupazionali.

Salvatore Martilotti “Comitato Pescatori Calabria”
    COMUNICATO STAMPA
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