“Testimonianza del ragazzo positivo, fatto grave”. Il Movimento del Territorio chiede tamponi per tutti i concittadini in quarantena |
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martedì 14 aprile 2020 16:48 |
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“È un fatto d’inaudita gravità quanto raccontato, in una lettera aperta alla città, da un giovane di 27 anni di Corigliano Rossano risultato positivo al Covid-19. Un ragazzo nei confronti del quale esprimiamo sentimenti di stima e immensa gratitudine per avere, con coraggio e tempismo, affrontato questa dolorosa vicenda preservando e tutelando la salute dell’intera comunità. Ma tutto questo non ci esime, come movimento che a ha cuore le sorti del territorio, di richiamare alle proprie responsabilità le preposte istituzioni”. Sulla questione del giovane concittadino autore di una lettera aperta che tanto scalpore sta, a giusta ragione, suscitando nella pubblica opinione, si registra l’intervento del movimento del territorio, forza politica guidata dall’ex sindaco di Corigliano Pasqualina Straface. “La testimonianza di questo ragazzo ci pone dinnanzi ad un doveroso interrogativo: se non fosse stato per l’alto senso di responsabilità dello stesso, che è arrivato addirittura a mentire pur di farsi eseguire il tampone dall’Asp, alla luce delle diverse riluttanze fino a quel momento registrate, cosa sarebbe potuto accadere? Questo nostro concittadino – si chiedono dal movimento del territorio – si è comportato diligentemente, mettendosi in quarantena, comunicando immediatamente la sua presenza in città alle autorità sanitarie, e poi giustamente preoccupandosi delle proprie e altrui condizioni di salute. Nessuno, tuttavia, ha voluto dargli ascolto. Col nostro intervento odierno, lungi dalla volontà di far polemica ma esclusivamente animati dalla necessità di attivare idonee misure di sicurezza e tutela della pubblica incolumità, come sollecitato peraltro da numerosi concittadini, chiediamo al Comune di Corigliano Rossano e all’Azienda Sanitaria Provinciale di eseguire i relativi tamponi a tutti coloro i quali, residenti o domiciliati nel territorio comunale, si trovino attualmente in stato di quarantena obbligatoria nonché a quelli che l’hanno già ultimata. In attesa di effettuare il più che importante monitoraggio dell’intera popolazione, ad iniziare dalle categorie lavorative più esposte (Forze dell’ordine, esercenti e dipendenti commerciali, operatori sanitari, dipendenti comunali, medici di base e farmacisti), riteniamo ormai non più procrastinabile eseguire il suddetto tampone ai concittadini che si trovano in quarantena o che lo sono già stati. Non possiamo più attendere oltre”.
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COMUNICATO STAMPA
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