Reggio Calabria: sequestrato enorme quantitativo di “bianchetto”: stavano provando a traghettare per la Sicilia |
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Sequestrati oltre 3 mila 500 kg di “bianchetto”, viaggiavano su un furgone guidato da un Corossanese |
domenica 12 aprile 2020 20:29 |
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Nonostante il particolare momento che tutta la popolazione sta attraversando a causa della pandemia da coronavirus, non accenna a placarsi la sconsiderata commercializzazione clandestina del novellame di sarda. Nel pomeriggio di ieri 10 aprile, il personale della Guardia Costiera, attualmente inserito nel dispositivo di ordine pubblico presso gli imbarchi di Villa San Giovanni, nel corso dei controlli disposti per far rispettare il D.P.C.M. del Presidente del consiglio dei Ministri che limita gli spostamenti sull’intero territorio al fine di contenere la diffusione del virus COVID19, insospettito dal comportamento particolarmente nervoso dell’autista di un mezzo frigo in attesa di imbarcarsi per la Sicilia, in possesso di Autocertificazione che giustificava il passaggio in Sicilia per motivi di lavoro (trasporto prodotto alimentare), lo ispezionava rinvenendo a bordo dello stesso un ingente quantitativo di “bianchetto”. Oltre 3 tonnellate e mezzo di prodotto ittico opportunamente stipato pronto ad essere immesso nel florido mercato clandestino siciliano dove avrebbe fruttato oltre 90.000 euro. All’autista del mezzo, proveniente da Corigliano Rossano, è stato sequestrato l’intero carico di pesce trasportato ed è stata comminata una sanzione amministrativa pari a 25.000 euro, per detenzione, trasporto e commercio di prodotto ittico sottomisura. L’attività è stata condotta unitamente al personale del Commissariato di polizia di Stato di Polistena, anch’esso impegnato nei controlli agli imbarchi di Villa S.G., che ha anche accertato che il furgone che trasportava il prodotto ittico era sprovvisto di copertura assicurativa. Pertanto nei confronti del conducente è così stata elevata un’ulteriore sanzione amministrativa di 868 euro e l’automezzo è stato posto sotto sequestro amministrativo. Il prodotto ittico, è stato ritenuto non idoneo al consumo da parte del dirigente medico veterinario competente del servizio veterinario Area “B” della locale ASP 5, e pertanto è stato distrutto. L’attività ispettiva condotta lungo tutto il territorio calabrese, ha visto impiegato dall’inizio dell’anno tutto il personale degli uffici periferici della Direzione Marittima da Corigliano Calabro a Maratea, consentendo ad oggi di effettuare oltre 2300 controlli, elevare sanzioni per 336 mila euro e sequestrare oltre 8700 kg di novellame, l’equivalente di circa 1300 cassette di prodotto per un totale di oltre 230.000 euro di valore commerciale.
Fonte: www.strettoweb.com
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Fonte Strettoweb
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