Corigliano-Rossano: Polo covid al “Nicola Giannettasio” In violazione alle indicazioni ministeriali |
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La struttura ospedaliera rossanese risulta vulnerabile e sensibile alla contrazione del virus per mancanza di protezioni individuali e per la presenza di ambienti promiscui. Chiesti chiarimenti al Sindaco Stasi e ai vertici dell’ASP di Cosenza |
mercoledì 8 aprile 2020 16:34 |
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3 morti, 39 contagi, 424 quarantene obbligatorie, è il bilancio che presenta la città di Corigliano-Rossano nell’ambito dell’emergenza Covid-19. Sono dati ufficiali che non tengono conto, tuttavia, degli invisibili. Sul punto la carenza di tamponi e la fitta tendenza di tanti di nascondere la contrazione del virus accentuano il pericolo di un dato ancora più marcato. L’Osservatorio permanente sulla gestione e gli effetti della fusione invita le autorità preposte a una attenta riflessione in ordine alla gravità dell’emergenza in atto che richiede una complessa valutazione degli interventi, a tutela dei cittadini. Giungono segnali contrastanti circa l’attivazione di un Polo Covid all’interno del presidio ospedaliero “Nicola Giannettasio” di Rossano, al cui interno continuano a essere trattati sospetti casi Covid nonostante tale stabilimento sia sprovvisto di un percorso dedicato adeguato. Le indicazioni del Ministero della Salute parlano chiaro: i pazienti sospetti Covid devono essere convogliati presso il Dipartimento di emergenza e di accettazione di II livello (presenti solo negli ospedali HUB), contrariamente a quanto si verifica a Rossano. Tesi riaffermata nel corso dell’ultimo Consiglio regionale dal Presidente della Giunta Jole Santelli e confermata dal Commissario Cotticelli. L’Osservatorio, nel prendere atto di articoli di stampa e di prese di posizione del personale sanitario, evidenzia come l’attuale stato di cose esponga a severi rischi sia il personale sanitario sia i cittadini, poiché i locali del presidio ospedaliero risultano altamente vulnerabili e sensibili alla contrazione del c-19. Ambienti promiscui e la mancanza dei dispositivi di protezione individuale determinano una situazione di totale insicurezza della struttura verso cui si ha l’obbligo e il dovere istituzionale di fornire delle risposte in segno di trasparenza nei confronti dei cittadini/contribuenti ciascuno dei quali legittimamente rivendica il sacrosanto diritto di conoscere la verità. L’Osservatorio si rivolge in primo luogo al Sindaco della Città Flavio Stasi, nella qualità di prima autorità sanitaria e di presidente della Conferenza dei sindaci; al presidente della Giunta regionale Jole Santelli e al Commissario straordinario Saverio Cotticelli; all’Assessore regionale gianluca gallo e al Consigliere regionale Giuseppe Graziano; ai parlamentari nazionali On.li Francesco Sapia, Francesco Forciniti, Elisa Scutellà, e alla Sen. Silvana Abate, affinché, a vario titolo facciano chiarezza circa la realizzazione di un Polo Covid al “Nicola Giannettasio” di Rossano con 4 posti letto (già esistenti) destinati all’intensiva e 10 di sub intensiva, seppure in violazione alle disposizioni emesse dalla direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute (note Circolari n. 1997 del 22 gennaio 2020 e n. 2302 del 27 gennaio 2020 e del 22 febbraio del 2020) e all’orientamento espresso pubblicamente dalla stessa Presidente Santelli in sede di Consiglio regionale.
UFFICIO COMUNICAZIONE OSSERVATORIO
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COMUNICATO STAMPA
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