Corigliano-Rossano: Lettera aperta di un cittadino indignato |
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A proposito dei criteri stabiliti per l’erogazione dei bonus spesa |
domenica 5 aprile 2020 15:25 |
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Vorrei riportare la mia esperienza personale in termini di crisi economica in questo periodo di emergenza. Abbiamo tutti appreso che il nostro Comune si sta adoperando per aiutare i cittadini meno abbienti, dando dei buoni pasto, con gli aiuti mandati dallo Stato. Ebbene essendo disoccupato, con un neonato di pochi mesi, una moglie in cassa integrazione e un bollettino di quasi 500€ da pagare, mi sono precipitato sul sito del Comune per fare richiesta di questo contributo di cui ho fortemente bisogno. Peccato che oggi, ricevo una chiamata da un assistente sociale del comune la quale mi ha liquidato dicendomi di non avere i requisiti per la richiesta di questo sussidio, solo perché mia moglie è in cassa integrazione e percepisce dunque un reddito. Ovviamente tutti sapete che la cassa integrazione non è un aiuto statale ed è l’80% dello stipendio... (e fra l’altro le verrà liquidata a fine aprile)... Quindi secondo questi criteri, io dovrei pagare il finanziamento (di cui gli interessi non sono stati bloccati e che ammontano a 300€), fare la spesa, pagare bollette e mantenere un neonato. Mi appello dunque a chi di dovere, affinché rivedano con obiettività chi ha davvero bisogno di un aiuto economico in questo periodo. Perchè sinceramente io non ho ben capito a chi sono destinati questi soldi oltre alla povera gente che da sempre non ha nemmeno un minimo di reddito! Io personalmente credo che 717.476,06 € destinati al comune di Corigliano-Rossano bastino per ricoprire il 10% della popolazione senza un minimo di reddito, e l’altra parte che a causa di questa pandemia non riesce nemmeno a fare la spesa (incluso io)!
Un cittadino di Corigliano- Rossano.
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Un cittadino
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