Corigliano-Rossano: Gli “eroi silenziosi“ |
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Lettera aperta di un infermiere al Presidente Conte |
mercoledì 1 aprile 2020 11:11 |
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Caro Presidente, lavoro incessantemente in un Pronto Soccorso senza misure sanitarie di prevenzione e non solo per COVID – 19. Trascuro la mia di famiglia per andare in soccorso della mia gente e per salvare vite, si lavora anche 18 ore al giorno, perché siamo sotto organico da anni. La mia stanchezza cede il passo alla vita. I bisogni personali primari non sono ammessi in situazioni come questa perché la vita degli altri ha la precedenza e la nostra GRATIFICAZIONE è solo il sorriso, il grazie delle persone a cui sono stato utile. A questo punto, caro Presidente, quale massimo rappresentante del Governo, sarebbe stato più utile da parte sua, invece di elargire il premio di € 100(!!!), impegnarsi a fornire tutti i presidi e gli ausili necessari per combattere questo NEMICO INVISIBILE. Sarebbe stato sufficiente, quindi, solo Grazie! Ma domani, sperando venga il più presto possibile “Cosa ricorderanno quelli che tra di noi rimarranno, le 100 euro ?”. Presidente mi scuso per questo “sfogo”, ma, ora vado a riprendere la mia guerra al fronte inerme.
Giannantonio Sapia- Infermiere e Segretario Anziendale uil-fpl
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COMUNICATO STAMPA
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