POSSIBILI CROLLI NEL CENTRO STORICO |
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domenica 14 giugno 2015 15:08 |
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Hanno fatto il giro di social , blog e media in generale le tristi immagini immortalate da una telecamera del crollo di una abitazione nel centro storico di Cosenza. Commenti indignati e rassegnati quelli che ne sono seguiti , ma ciò che si è verificato nella città vecchia bruzia è solo l’immagine reale dello stato in cui versano i centri storici calabresi . Anche da queste colonne avevamo voluto documentarvi lo stato d’abbandono del nostro centro storico, diventato il fantasma di quello splendore tipico dei quartieri storici ricchi di vita e punti nevralgici dell’economia fino agli anni ottanta. Si tratta degli antichi quartieri del primo Medioevo della Grecia e della Giudeca,oggi conosciuti come i Vascji e completamente disabitati dopo lo sgombero di 25 anni fa. Quartieri sorti sul colle del Serratore e sviluppatesi intorno all’area del Castello Ducale, diventati oggi solo rovine e luoghi adibiti dai malintenzionati a nascondere merce rubata e da poco ricca fonte per l’ approvvigionamento di materiale ferroso , che tanto frutta al mercato nero. Il materiale ferroso di cui stiamo parlando è quello utilizzato per mettere in sicurezza le abitazioni per evitarne il crollo. Va da sé che nelle progettualità messe in campo dall’amministrazione Straface, prima che fosse travolta dall’operazione “Santa Tecla”, detti ponteggi dovevano essere provvisori ,in vista delle operazioni definitive di recupero delle abitazioni . Il quartiere dei Vascji è stato oggetto di attenzione fin dagli anni novanta con diversi e cospicui finanziamenti ,che , però ,si sono persi nei meandri della burocrazia e che non hanno risolto il problema. Tra buone intenzioni ,finanziamenti utilizzati ,intercettati e forse persi, si consuma il lento ed inesorabile il declino del sito di maggiore rilevanza storica del comune di Corigliano. Ora questi quartieri sono nel limbo e nulla si conosce in merito alle azioni che il Governo cittadino intende , eventualmente, mettere in campo. Per adesso è terreno di caccia per coloro i quali sono in cerca di materiale ferroso da rivendere sotto banco e luogo “sicuro” di chi ha necessità di nascondere “qualcosa”. Il rischio , con il tempo, è che togliendo via via le aste di ferro dei ponteggi questi andranno cedendo e non saranno più in grado di mantenere in piedi i fabbricati . Anche l’usura causata dalle intemperie non fanno presagire nulla di buono . Lo scenario potrebbe non essere dei più edificanti ed i crolli nei prossimi anni saranno inevitabili.
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Antonella Balestrieri
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