La fusione ed il Governo nazionale. Due facce della stessa medaglia |
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venerdì 22 giugno 2018 14:02 |
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La fusione ha generato confusione nei cittadini, nelle istituzioni e nella politica di Corigliano e di Rossano. Tutto ciò per me era evidente. I sindaci erano promotori del nulla politico. Entrambi, hanno navigato a vista, senza alcuna programmazione ed attuazione del piano straordinario posto in essere, perché straordinario è stato e continuerà ad essere. Abbandonare la nave, come hanno fatto i sindaci è un reato molto grave, ma i cittadini, con il loro voto referendario hanno fatto il resto. La Regione Calabria, la quale non si distingue certamente per brillantezza, ha confezionato un pacco. Alle Eccellenze dei Commissari, il disbrigo della pratica, che mi appare frettolosamente preparata. Gli stessi ricoprono, le funzioni di sindaci, giunta e consiglio comunale, in comuni ove queste istituzioni erano non assenti, inesistenti, sul piano politico. Tra l’altro, vorrei comprendere, per capire, poiché la Legge del Rio, non si applica alla fusione dei comuni di Corigliano e di Rossano e la Legge Regionale, non la voglio commentare, su quali questioni e con quale normativa in vigore, viene attuata la fusione dei Comuni di Rossano e di Corigliano. Esclusivamente per preparare uno statuto e consegnarlo alla futura Amministrazione. Bella patata bollente. Non voglio entrarci nel merito. Appare opportuno, forse, che le forze politiche Movimento Cinque Stelle, Pd, Forza Italia, Fratelli d’ Italia, Lega ed altri se ne facciano immediato carico. Io personalmente riterrei che gli On. li Geraci, Dima e Pacenza, unitamente ai parlamentari del movimento Cinque Stelle, si incontrassero per tracciare una linea guida comune ad entrambe le comunità e principalmente al territorio di Corigliano, il quale ha necessità ed urgenze diverse dal Comune di Rossano, ponendo in essere, principalmente, un progetto unico, con candidato unico a Sindaco delle due Città, che raggiunga gli obbiettivi che verranno posti in essere nella prossima campagna elettorale, unendo le due realtà geografiche e non dividendole, proponendo progettualità differenti, le quali si possano unire e condividere da entrambe le cittadinanze chiamate ad esprimere il proprio consenso elettorale. Insomma non sia una guerra ma solo un’ assunzione di responsabilità. I Cittadini di Corigliano e di Rossano, dopo anni di anarchia, lo meritano. Anche il Governo Nazionale, secondo me, inizia il proprio percorso in salita. La nostra penisola, risulta essere divisa in due blocchi. Il primo rappresentato dal Movimento Cinque Stelle che sbanca al centro sud, il secondo, nel centrodestra che rappresenta l’ altra parte dell’ Italia. Diciamo quella meritocratica. Il Governo viene sviluppato con due forze politiche MS5 e Lega, le quali non hanno vinto le elezioni. Solo un contratto politico, senza mandato politico da parte dei cittadini, sul quale o le mie perplessità giuridiche, tiene in essere questa legislatura. Mi sembra, che non sia cambiato nulla. Anche Pd e Forza Italia e di seguito NCD, hanno espletato tale atto politico, contrastato dai cittadini. Quindi, ci troviamo non nella terza Repubblica ma indietro di 150 anni, sul piano geograficamente politico. L’ Italia è divisa in due tronconi netti e la Calabria rimane fanalino di coda, come sempre. Mentre nella precedente legislatura, la nostra Regione, godeva di un Ministro e di due sottosegretari, quindi era rappresentata almeno sulla carta, oggi con la vittoria del MS5, gode di non essere presa in considerazione sul lato politico e della non presenza nell’ attuale Governo. Quindi la Regione Calabria, in termini politici e programmatici sia che perde o che vince e con qualsiasi tipo di governo, istituzionale, programmatico o politico, non fa numero. O no. A questo punto, per non incorrere nella tentazione di sbagliare ancora, Uniamoci, perché la volta scorsa alle elezioni politiche per scelta personale non ho votato, quindi questo governo, uguale agli altri, non mi rappresenta, come non mi rappresentava il precedente, voluto esclusivamente per mantenere in piedi una camera ed un Senato, con i loro eletti, i quali dopo le elezioni si sono distaccati dai problemi dei cittadini e hanno tutelato i propri interessi e quelli dei pochi intimi e non dei molti , i quali aspettano risposte concrete dalla politiche e non risse, le quali comportano solo danni. Pertanto, mi auguro che tutte le forze politiche delle Città Unica, durante la prossima tornata elettorale Comunale, pongano in essere un programma o progetto, con uomini e donne disponibili al dialogo ed alla collaborazione, all’ unione e non alla divisione. Io ancora una volta trarrò le mie considerazioni, come alle elezioni politiche sopra menzionate. La mia disponibilità personale rimane sempre ampia, al dialogo, alla collaborazione ed alla presentazione di un progetto o programma unico per le due Città, per me non voglio Nulla, solo, il benessere delle due Comunità le quali lo meritano. Questo territorio è invidiato da tutti per le sue eccellenze, turismo, agricoltura pesca. Diamo una svolta in senso positivo, le future generazioni ci diranno grazie di avere potuto continuare a vivere in Calabria e nutrire speranza di miglioramento anche e soprattutto sul piano socio culturale, non siamo meno bravi degli altri.
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Gianni Santelli
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