Sanità: Costituzione calpestata per i malati di tumore della fascia ionica |
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lunedì 14 maggio 2018 10:11 |
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Il sottoscritto Le Pera Francesco, essendo stato miracolato da un primo tumore allo stomaco, e di un secondo alla prostata, vuole rivendicare il diritto alla salute cosi come previsto dalla nostra Costituzione. La Carta Costituzionale riconosce il diritto alla salute definendolo un diritto fondamentale per l’individuo, al 1° comma dell’art. 32. Personalmente mi pongo un quesito che mi trascino dal 2002 allorquando mi venne diagnosticato un primo tumore. Sedici anni fa nell’elenco delle analisi da effettuare mi venne prescritto anche il marcatore tumorale ca. 72.4 (antigene carboidratico 72,4). Ebbene allora feci il giro degli ospedali della fascia ionica cosentina per effettuare l’esame richiesto ma inutilmente, perché nessuna struttura pubblica o privata era in grado di effettuare tale esame, in quanto sprovviste delle attrezzature richieste. Alla fine dopo tante ricerche trovai una struttura pubblica che effettuava questo esame e precisamente a Cosenza. Lo stesso problema si ripropone oggi a distanza di così tanto tempo. Di fronte a ciò mi ponevo e mi pongo la Domanda: nella zona di Cosenza l’articolo 32 della Costituzione viene applicato, perché altrettanto non viene fatto anche qui sulla fascia ionica ? Gradirei che qualche politico mi faccia capire il perchè di questa disparità tra cittadini-utenti della stessa provincia ? Tutto ciò costituisce non solo un danno ma anche una beffa per tutti quei malati che dovendo effettuare l’esame dei marcatori tumorale devono recarsi a Cosenza a proprie spese, e se queste persone non hanno la possibilità economica di recarsi nel capoluogo saranno costretti a soffrire e a non poter effettuare l’esame che, lo ricordo, riguarda una patologia che mette a repentaglio la propria esistenza. E’ necessario che la politica si faccia carico di questa esigenza. L’esame del marcatore tumorale ca. 72,4 deve essere fatto anche nelle strutture ospedaliere pubbliche della fascia ionica. Da qui l’appello che lancio ai parlamentari del Movimento 5 Stelle che qui nel territorio della Piana di Sibari può contare sulla presenza di ben quattro rappresentanti affinché si facciano promotori di una denuncia presso la Magistratura nei confronti di coloro che gestiscono la sanità nella Sibaritide in maniera discriminatoria nei confronti di tanti cittadini-utenti che soffrono di patologie particolarmente gravi, calpestando un diritto sacrosanto sancito dalla nostra Costituzione.
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Franco Le Pera
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