Iacucci: chiacchiere e scuole a metà |
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venerdì 26 gennaio 2018 10:08 |
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Ancora una volta qualunque argomento riguardante questa o l’altra questione coriglianese va in direzione opposta a qualunque logica. E ancora una volta il volere illogico e irrazionale è riconducibile ad una classe dirigente ed amministrativa incapace e insolvente dei propri compiti, che non sa garantire nessun servizio e nessun decoro e che malamente rappresenta un’intera popolazione. Il paradosso in questione riguarda stavolta le strutture che ospitano tre istituti superiori di secondo grado, che risultano inadatti allo svolgimento delle discipline canoniche riconosciute ormai da decenni. È il caso dell’ITG “Falcone e Borsellino“, dell’IIS “ Nicholas Green“ e del Liceo Classico “Giovanni Colosimo“, cui, per quest’ultimo, la faccenda rasenta addirittura il truffaldino dal momento che la struttura del nuovo liceo è stata appena consegnata e costruita fin dalle fondamenta. Crediamo sia assurdo negli anni 2000 non dare agli alunni tutte le opportunità di studio e formative necessarie alla loro crescita, anche e soprattutto pratiche, in linea con le esigenze dettate da tempi in cui la teoria è messa da parte in funzione di capacità direttamente spendibili. Ciononostante, l’esercizio pratico e/o tecnico è messo al bando nelle nostre scuole proprio per mancanze strutturali. Crediamo sia impensabile non capire l’importanza dello svolgimento di attività di laboratorio e/o sportive e discipline fisiche come elementi imprescindibili alla formazione dei giovani di oggi. La scuola, luogo principe di educazione e cultura, dovrebbe poter insegnare ai ragazzi valori che oggi, purtroppo, non sono in loro spesso riscontrabili. Proprio le attività sportive possono e devono essere un collante tra i giovani e la società, che possono educare alla vita sociale e in comunità e all’integrazione, perché momenti di condivisione, disciplina, aiuto reciproco, di rispetto delle regole e degli altri, che insegnino ai ragazzi di oggi ad essere buoni cittadini di domani. Lo sport può rappresentare la chiave di volta in un processo educativo complicato dai tempi che viviamo. Solo amministratori evidentemente bigotti e impegnati in non si sa cosa possono affermare il contrario. Com’è possibile che, ad oggi, gli alunni di ben tre scuole su cinque (di cui una appena inaugurata!) a Corigliano sono limitati nell’offerta formativa? Quale logica si segue? Poniamo queste domande al Presidente della Provincia, Franco Iacucci, che sfila per le scuole a propagandare progetti (falliti in partenza) a marchio PD e non riesce a rispondere alle esigenze minime degli studenti, millantando consegne imminenti di lavori cominciati anni e anni fa, per giunta compiuti a metà. Gli studenti di Corigliano sono, per caso, considerati studenti di serie B? Non crede che gli studenti di Corigliano debbano avere l’opportunità di avere una formazione completa per crescere e migliorarsi? Certo il silenzio dei Presidi fa molto più che comodo e permette di far passare la questione in secondo piano. Ma lo stesso silenzio non verrà certamente dagli studenti e dai loro genitori. Attendiamo con ansia rrisposta riguardo a tale problematica per rispetto del suo ruolo e soprattutto di quello degli studenti.
Gianfranco Costa Isabella castagna Alberto Gabriele #MotivAzioneComune
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COMUNICATO STAMPA
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