Se qualcuno pensava ad un Elia pronto a gettare la spugna si dovrà ricredere: almeno in parte. Dopo la tribolata stagione del Corigliano Schiavonea e la retrocessione in Promozione, il presidente dei biancazzurri tuona nuovamente con dichiarazioni ad effetto: “L’annata sanno tutti come è andata e dopo l’ennesima avventura, questa volta finita male, sto già guardando all’avvenire. Sto dialogando con amici imprenditori per salvare il titolo di Promozione in attesa di capire se ci sarà la possibilità anche di presentare domanda di ripescaggio presso la Lega Lnd Calabria. Di certo bisogna creare una grande società allargata per generare qualcosa di buono. Tutti sanno che sono un tifoso e un appassionato nonché un presidente. Per questo non sono andato via da vincente figuriamoci se getto alle ortiche tutti i sacrifici prodotti. Non voglio più sentire parlare di vecchi giochetti e tiri e molla da chi non è realmente interessato al club. Non ci sarà la tarantella di portare titolo al comune per poi vedere sparire i pseudo interessati. Per chi è interessato al titolo dico che bisogna essere sinceri e dichiarare le proprie volontà e prendersi le proprie responsabilità davanti a tifosi e sportivi. Anche dal comune mi aspetto un sostegno per coagulare le forze imprenditoriali. Parlando con amici e imprenditori ho detto loro che posso restare come dirigente o sponsor. Abbiamo- evidenzia Elia- parlato di un possibile progetto di squadra unica a Corigliano e addirittura di un’unica realtà con Rossano. Visto che si parla tanto di area urbana e di unico centro ho lanciato anche un sondaggio per capire le volontà di coriglianesi ma anche dei rossanesi. Perché non pensare ad uno stadio unico in grado di ospitare anche grosse società o nazionali. Non mi va di lasciare morire questo titolo e alcuni imprenditori mi hanno anche incoraggiato nel creare questa nuovo club ma non necessariamente come presidente. In questi giorni mi incontrerò con l’assessore allo sport di Corigliano per illustrare quelle che sono le mie idee. Presto ci rivedremo per proseguire il progetto anche con gli imprenditori già incontrati. Se poi c’è qualcuno o un gruppo che vuole rilevare la società può tranquillamente farsi avanti e prendersi l’impegno apertamente dinnanzi a tutti. Di certo non dimentico che il Corigliano ha bisogno di uno stadio da ristrutturare in tutti i suoi ambienti così come deve e potrà avere un settore giovanile per rigenerare uno quadro tecnico allargato. Su queste basi- conclude Elia- si potrà anche dialogare con il comune coriglianese per prendersi ognuno i suoi impegni”. Insomma, una nuova prospettiva potrebbe aprirsi e schiudersi ma servono fatti e possibilmente concretezza, in un periodo ancora tranquillo, da chi o da coloro che intenderanno portare avanti tale progetto: per la città o addirittura per l’area urbana.