Operazione verità. Perché No alla fusione, smontando gli 11 punti dei fusionisti |
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martedì 17 ottobre 2017 19:39 |
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Si) Perché una città unica Insieme saremo più forti.
No) Una famiglia forte è composta da 2 genitori, non proponendo l’eliminandone di uno di essi. Inoltre non siamo in guerra e non occorrono i numeri. È esattamente il contrario riferito ad una collettività. I comuni più piccoli riescono a gestire meglio le esigenze e i servizi. Già i due comuni non riescono a gestire separatamente i servizi essenziali, figuriamoci insieme in un territorio più vasto.
1 Si) La futura città Corigliano-Rossano sarà la 3° per numero di abitanti dopo Reggio Calabria e Catanzaro in Calabria. La 1° per superficie. La 70° in Italia per popolazione e la 29° per superficie.
1 No) Se già un sindaco di una delle due Città non è in grado di gestire il Suo territorio, figuriamoci quando dovrà affrontare la gestione anche dell’altro comune accorpato. Un disastro annunciato. Attualmente Lamezia è la 3° Città della Calabria e nonostante tutto gli hanno chiuso il carcere con 3 comuni fusi e non due come Rossano - Corigliano
2 Si) Saremo più ricchi in virtù del fatto che lo stato incentiva le fusioni: per 10 anni il nuovo comune potrà contare sul 40% in più dei contributi statali ogni anno.
2 No)Leggi: siamo interessati ai soldi. Lo Stato ha facoltà di mandare aiuti finanziari per i comuni fusi solo fino a copertura. Parecchie fusioni non stanno ricevendo un bel nulla. Non solo, quei fantastici importi, suddivisi per quanti cittadini saremmo, non apporterebbero abbastanza benessere. Sembrano tanti come cifra ma “spalmati “ sull’intera eventuale cittadinanza, saranno aiuti irrisori.Sul patto di stabilità, è proprio in virtù di questo che non si potrà avere più respiro amministrativo. Poiché, il previsto pareggio di bilancio per tutti i comuni (applicato nel 2016) è esteso anche ai nuovi comuni.
3 Si) Saremo ancora più ricchi perché avremo una corsia preferenziale nell’ intercettazione dei fondi e degli investimenti da parte dell’ Unione Europea e da parte della Regione.
3 No)Leggi: Potere
4 Si) Ci sarà più lavoro: il nuovo comune potrà creare più infrastrutture (strade, uffici, servizi al cittadino ) e turnover comunale perché potrà tenere conto dei vincoli fissati dal patto di stabilità.
4 No)Leggi: Poltrone
5 Si) I costi della politica saranno tagliati del 50%: passeremo da 64 amministratori a 32 (1 sindaco, 24 consiglieri comunali ed un massimo di 7 assessori).
5 No)Falso. Il sindaco del comune unico più i consiglieri prenderannouna cifra molto superiore in virtù del fatto che il comune è più grosso, quindi più complicato a gestire. Ed inoltre ci sarà meno rappresentanza per i cittadini.
6 Si) La fusione migliorerà la qualità della vita dei cittadini grazie ad una più razionale erogazione dei servizi offerti dal nuovo comune (trasporti, collegamento aeroporti, ferrovia, SS 106, porto). Sanità, smaltimento rifiuti, scuole, giustizia, sicurezza, sport e tempo libero.
6 No)Falso!Si può migliorare anche adesso senza aspettare la fusione. Come mai i politici che propongono la fusione non si sono adoperati per migliorare il territorio?
7 Si) Una città di 80.000abitanti potrà ricollocare baricentricamente tutti gli uffici amministrativi di interesse comunale (Municipi) e zonale.
7 No) Creando distanza abissale fra cittadini e il suo maggior rappresentante il Sindaco. Le due ex città saranno delle isolate frazioni dette dormitorio (credo sia ora di svegliarsi)
8 Si) Avremo maggior peso e rappresentanza politica in Provincia, Regione, e Parlamento: il numero degli abitanti porterà ad eleggere più rappresentanti.
8 No)Perché realtà come Castrovillari (ricordiamo circa 20 mila abitanti) si fanno valere senza aver avuto bisogno della fusione?
9 Si) Necessariamente sarà post maggiore attenzione alle vocazioni del territorio, agricoltura, artigianato, turismo (LUNGOMARE UNICO).
9 No)Il lungo mare unico lo si può realizzare anche adesso come in Riviera romagnola, senza la bufala della fusione. Ma un motivo valido ancora non riuscite a trovarlo vero?
10 Si) I nostri beni culturali e architettonici (Castello Ducale, Codex Purpureus, Chiese, Mare, Montagna ecc.) assumono maggior valore grazie alla gestione unica e coordinata delle risorse.
10 No)Come mai oggi realtà come Tropea ci riescono benissimo? E senza aspettare il fenomeno che propone le fusioni? Abbiamo capito: dobbiamo avere il Coraggio di eleggere politici di valore e di qualità
11 Si) Un comune di 80.000 abitanti può chiedere all’ UNICAL l’apertura di corsi di laurea. Per dare a tutti la possibilità di accedere ad una laurea ed alle nostre menti di restare nel proprio territorio.
11 No) Non vi siete adoperati fino adesso per ottenere un distaccamento dell’Unical ed ora ci volete far credere che ci riuscite dopo la fusione?
Esistono tante realtà universitarie come il piccolo Comune di Camerino con 7.007 abitanti e non 80.000 abitanti.
Università degli studi di Bergamo Sedi universitarie: Comune di Dalmine Abitanti 23 338
Comune di Segrate: Istituto di tecnologie biomediche - CNR Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare – CNR
Questo per dirvi che chi vi propone la fusione è interessato soprattutto ai punti “2) e 3) cioè i “SOLDI” tanto per cambiare e non cambia niente!
Per riassumere questa Fusione serve solo a pochi per spartirsi: Soldi, Potere e Poltrone.
I soggetti in questione si dovrebbero firmare: Comitato per il SI per il Coraggio diVERGOGNARSI
Il 22 ottobre vota No alla fusione e contemporaneamente manderai a casa i politici della fusione ed i loro amici. Basta un atto di coraggio, votiamo No!
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COMUNICATO STAMPA
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