“Back to school - A scuola come a casa”, al via l’anno scolastico 2017 - 2018 |
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giovedì 14 settembre 2017 16:35 |
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Al via l’anno scolastico 2017 - 2018 per gli studenti di Corigliano che tornano tra i banchi di scuola dopo le vacanze estive. Per molti bambini e ragazzi è l’inizio di un nuovo ciclo di studi e spesso questo li riempie di grandi aspettative, ansie, gioie, emozioni e paure ecco perché è importante che la “scuola sia come casa”. Un progetto di accoglienza mirato sostanzialmente alla condivisione e volto a ricreare atmosfere e suggestioni che gli studenti vivono in famiglia nel quotidiano. La dirigente scolastica Susanna Capalbo, coadiuvata dal gruppo di insegnanti e dal personale dell’Istituto Comprensivo “Erodoto”, vuole accogliere così i tanti alunni dell’Istituto Comprensivo “Erodoto” e “Leonetti” «la scuola diventa laboratorio di pace nell’anno in cui si celebra il 70°anniversario della dichiarazione dei diritti dell’Umanità. Con questo scopo l’intera comunità scolastica dell’Istituto Comprensivo “Erodoto” ha progettato iniziative e contesti per rafforzare ed estendere l’educazione ai diritti umani e alla cittadinanza in una prospettiva glocale. Il tutto inserito in un manifesto che vuole orientare docenti, alunni e genitori verso l’esercizio di azioni e abilità che sanno di concretezza: stimolare, aiutare, guidare ragazzi e ragazze a crescere competenti, portatori di valori, costruttori di solidarietà e diritti oltreché fruitori e produttori di cultura originale, libera, creativa. “Crescere” perché di fatto dai tre ai quattordici anni i bambini diventano adolescenti e in queste nostre scuole essi acquisiscono saperi, competenze e abilità; formano caratteri, comportamenti, identità». Un obiettivo di grande respiro quello prefissato dall’IC Erodoto che ancora una volta dimostra d’essere una istituzione scolastica aperta al territorio, al mondo con particolare attenzione all’educazione ai valori dell’umanità. « “A scuola come a casa” cioè come nelle mura ristrette ma avvolgenti di ogni casa che grazie alla scuola si contamina ed è contaminata, per confrontarsi, per dialogare, per incontrare, per stabilire relazioni con i genitori, con le associazioni, con le istituzioni, con le parrocchie, con tutti i cittadini che hanno a cuore la crescita culturale dei bambini/ragazzi e delle bambine/ragazze. Gianni Rodari negli anni ’70 scriveva: “la porta di casa protegge ma isola. Bisogna saper uscire. Bisogna lasciar entrare chi vuole. La gente ci guadagna a conoscersi”. Il valore dell’Incontro come cifra maiuscola di questo manifesto, che vuole proiettare i professionisti della nostra scuola verso la responsabilità dell’Altro, nella convinzione che solo insieme agli altri si va lontano e si cresce». Gli alunni che questa mattina hanno varcato il portone di ingresso dell’IC “Erodoto” hanno potuto leggere proprio sulle pareti della scuola, tra le scale, sui muri portanti le parole chiave dell’impalcature culturale. «Lo abbiamo fatto per rendere più chiaro il progetto della nostra scuola, “A scuola come a casa” parole che corrispondono alle strutture portanti, ai concetti chiave a cui si vogliamo riferirci» spiega la dirigente Capalbo. Ospitalità «lo spazio dove i ragazzi passano molte ore della loro vita deve essere un ambiente sicuro e stimolante e, allo stesso tempo, un luogo familiare: un ambiente scolastico ospitale, colorato, gradevole, vivibile e funzionale influisce sullo sviluppo del senso di appartenenza alla comunità della scuola e favorisce la formazione e l’apprendimento dei bambini e dei ragazzi». Accoglienza «le nostre scuole accoglienti sono pensate per tutti e per ciascuno. Sono scuole plurali dove si incontrano varie culture, dove si valorizzano le individualità e le diversità sono ricchezze, dove si riconoscono i differenti tempi di apprendimento ed i ritmi personali si rispettano, dove si promuove il lavoro cooperativo, dove ci si ascolta e si dà voce ai bambini ed ai ragazzini all’interno dei Consigli Rappresentanti Alunni (e non solo) che verranno istituiti a partire da quest’anno nella scuola primaria e secondaria». Responsabilità «l’assunzione di responsabilità è un valore fondante per tutte le scuole dell’istituto: di tutti verso ogni ragazzo e dei ragazzi stessi rispetto al loro percorso di apprendimento, nella cornice della responsabilità collettiva di tutto il personale verso i genitori ed il territorio». Autonomia«nella nostra idea di scuola il bambino è un soggetto attivo, che riorganizza continuamente le proprie strategie di costruzione del reale accompagnato dagli adulti a lui più vicini per molte ore della giornata». Comunità «la scuola che abbiamo pazientemente costruito è una scuola che pone al centro dell’azione educativa il soggetto che apprende, abitante di una scuola che lo accoglie, che promuove un apprendimento attento alle diverse personalità dei ragazzi, una scuola come luogo piacevole da vivere, dove si impara, si socializza e si privilegiano le relazioni significative». Con questi auspici la Dirigente Scolastica Susanna Capalbo, augura un sereno e proficuo anno scolastico ai compagni di viaggio che realizzeranno le speranze e i sogni contenuti in questo progetto «ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze insieme alle loro famiglie, ai docenti, al personale dell’amministrazione scolastica, ai collaboratori. Risorse preziose che fanno della nostra una Scuola Buona da sempre. Auguri a tutti»
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COMUNICATO STAMPA
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