Sanità: è il cittadino che ne paga le conseguenze |
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giovedì 13 luglio 2017 13:46 |
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Il Sindaco Geraci chiede di incontrare il Direttore Generale dell’Asp/Cs, Raffaele Mauro, il Commissario, Massimo Scura, e il presidente della Regione, Mario Oliverio, per dibattere i temi più caldi legati all’offerta sanitaria nella Piana di Sibari, ma non ha sentito il dovere istituzionale, se pur stimolato più volte sull’argomento dal Movimento 5 Stelle, di convocare un consiglio comunale monotematico sulla sanità e sulla carenza di offerta sanitaria nella Sibaritide, problematiche avvertite in maniera forte dalla popolazione dell’intera Sibaritide, e non solo. Riteniamo alquanto superfluo ricordare al Sindaco Geraci ed alla sua maggioranza che l’attuale offerta sanitaria è assolutamente inadeguata verso quelle che sono le legittime aspirazione dell’utenza di tutta la Sibaritide che chiede di essere curata per come è giusto che sia, tutto ciò, secondo noi si verifica a causa del piano di rientro dal debito sanitario accumulato anno dopo anno da classi politiche inadeguate. E’ in atto, secondo noi, una vera e propria desertificazione sanitaria, accentuata anche dalla chiusura degli ospedali cosiddetti “di confine“: come Trebisacce e Cariati, che hanno dato origine anche ad un altro fenomeno, quello della migrazione sanitaria. Sicuramente siamo di fronte ad una evidente condizione di malasanità, e non si capisce se la colpa è dei commissari o della malapolitica o di entrambi. Sarebbe utile chiedere a Raffaele Mauro, Scura e Oliverio delucidazioni sulla legge 161/2014 ovvero sulla gravissima questione legata alla carenza cronica di personale sanitario, direttiva europea del 2003 sui turni e i riposi obbligatori nelle strutture sanitarie pubbliche e private. Entrata in vigore nel novembre 2015, ma a tutt’oggi non sono effettive le assunzioni necessarie nel rispetto della legge. Più volte abbiamo segnalato, con il deputato M5S Dalila Nesci, questa situazione abnorme ma nulla è accaduto, abbiamo evidenziato anche la assoluta carenza del personale del Pronto soccorso. In Calabria servono oltre 1300 unità di personale. Nel frattempo i sanitari devono assistere i malati, ma rischiano la condanna in tribunale, se sforano sui turni e se per stress commettono errori. E’ il cittadino ne paga le conseguenze.
Francesco Sapia portavoce M5S Corigliano
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COMUNICATO STAMPA
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