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M5S Corigliano ribadisce il NO all’Hotspot migranti presso il nostro Porto di Corigliano
 giovedì 6 luglio 2017 19:35
M5S Corigliano ribadisce il NO all’Hotspot migranti presso il nostro Porto di Corigliano Il M5S Corigliano ribadisce il proprio NO alla scelta scellerata di allestire presso il Porto di Corigliano un Hotspot migranti da 400 posti.
Già nel mese di Marzo avevamo avvisato i cittadini coriglianesi all’indomani dell’annuncio fatto dal capo del Dipartimento Ministeriale, Gerarda Pantalone, che in Calabria erano in corso contatti con le istituzioni, per aprire tre hotspot, uno dei quali a Corigliano Calabro.
Il tutto sotto il silenzio tombale e mancanza di trasparenza del nostro sindaco Giuseppe Geraci , silenzio dovuto sicuramente per paura verso il prefetto e la commissione d’accesso antimafia che ancora oggi incombe in Municipio,e sotto gli occhi consenzienti, e forse anche compiaciut,i dell’assessore alle politiche sociali Marisa Chiurco.
Ribadiamo Tutto , ovvero che gli hotspot sono strutture non regolamentate, teoricamente allestite per identificare, registrare e raccogliere le impronte digitali dei migranti appena sbarcati. Le operazioni dovrebbero avere la durata massima di 48 ore, per poi procedere al ricollocamento degli immigrati nei vari stati membri.
Purtroppo, per come dichiarato dal Prefetto di Trapani dott. Leopoldo Falco, registrare un numero così elevato di migranti è molto complicato. La maggior parte dei migranti che arrivano in Italia, afferma Falco, rifiuta di farsi identificare e le autorità italiane non possono fare altro che lasciarli andare dopo 48 ore dall’arrivo, perché questo prevede la legge. Inoltre non ci sono abbastanza strumenti per la detenzione e la conseguente espulsione di chi rifiuta di farsi registrare.
Gli hotspot, quindi rappresentano l’ennesimo collo di bottiglia, dove chi arriva confluisce e resta confinato, fino a creare le gravi e ben note emergenze a cui siamo tristemente abituati da anni, creando, non di rado, tensione nel tessuto sociale interessato.
Da queste poche righe su cosa è, e come funziona un hotspot, è evidente la grande ripercussione sul tessuto sociale della collettività che ospita una struttura del genere.
Ecco perché il silenzio e l’ASSENZA TOTALE di trasparenza in merito ad una questione così delicata, (esattamente per come è avvenuto nel nostro paese in occasione dell’apertura di un CAS) ci fa ben supporre che la nostra attuale amministrazione non agisce nel bene e nell’interesse della comunità ma il suo operato, posto in essere anche in modo subdolo, risponde a logiche a noi non comprensibili.
Ci saremmo aspettati, da parte del sindaco e dell’assessore preposto, una maggiore opposizione all’inquietante progetto dell’allestimento di un hotspot nel porto di Corigliano, forti anche del fatto che Corigliano ha superato il limite fissato al 2.5 per mille per abitante, in merito all’accoglienza dei migranti. Ma soprattutto, perché la nostra città ha aderito al progetto SPRAR facendo così scattare la cosiddetta “clausola di salvaguardia” che rende esenti i comuni che appartengono alla rete SPRAR o che intendono aderirvi, dall’attivazione di altre forme di accoglienza.
Dobbiamo, nostro malgrado, constatare che proprie dalle istituzioni che dovrebbero garantirci e tutelarci dobbiamo difenderci e fare la voce grossa per evitare danni gravi ed irreparabile alla comunità.
Per tutto quanto esposto sopra, il M5S di Corigliano vuole informare e allertare, per come realmente informa, la cittadinanza tutta di quanto sta avvenendo dietro le quinte del Comune di Corigliano Calabro. Ribadiamo infine che il M5S di Coriglianosi opporrà con tutte le sue forze all’allestimento di un hotspot nel porto di Corigliano.
Un invito alla ESECUTIVO GERACI, dopo averci regalato la Commissione d’acceso antimafia volete anche dotarci dell’Hotspot Migranti???
Andatevene voi e la vostra Maggioranza ridotta a brandelli, per il bene della Città ed in nome della LEGALITA’.

M5S Corigliano Calabro
    COMUNICATO STAMPA
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