Fusione, ricorso al TAR contro il decreto di indizione referendum del 22 ottobre |
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sabato 24 giugno 2017 17:24 |
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In data 23 giugno 2017, il sottoscritto Giliberto Capano, insieme ad altri quattro cittadini di Corigliano Calabro, tra i quali un consigliere comunale di maggioranza, hanno notificato alla regione Calabria un ricorso al TAR contro il decreto del Presidente Oliverio che indice il referendum del 22 ottobre 2017, funzionale a perfezionare la fusione del loro comune con quello di Rossano. Il patrocinio dei ricorrenti è stato affidato all’avv. Albino Domanico del Foro di Cosenza, lo stesso che assiste il nutrito comitato di cittadini di Spezzano Piccolo e i nove cittadini comunitari che si sono opposti all’intervenuta fusione dei Casali del Manco. Le eccezioni opposte dai ricorrenti appaiono fondate perché mettono in rilievo gravi violazioni di legge, nazionali e comunitarie. I cinque cittadini ionici, così come prodotto dalla nutrita compagine presilana, denunciano pesanti lesioni alla Costituzione e ai vincoli UE, a fronte delle quali sollevano altresì interessanti questioni di legittimità costituzionale. La parola passa ora ai giudici amministrativi catanzaresi che dovranno decidere. Una decisione non affatto facile ma facilmente intuibile, attesi – ci dice l’avv. Domanico – le palesi violazioni emerse e il precedente che riguarda il caso del Comune di Fano, ove il Consiglio di Stato ha rimesso alla Consulta l’esame di una fattispecie simile. I cinque sono disponibili ad incontrare gli organi di informazione locale con apposita conferenza stampa. Data e luogo della conferenza stampa saranno comunicati a breve.
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Giliberto Capano
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