Corigliano, trasferimenti interni: l’Amministrazione Comunale sbaglia |
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lunedì 12 giugno 2017 11:46 |
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Con la delibera di Giunta n. 97 del 17 maggio scorso, l’amministrazione comunale di Corigliano ha deciso una sostanziale variazione dell’assetto organizzativo dell’Ente. E lo ha fatto, senza dare la dovuta informazione al Sindacato, senza tenere conto del parere negativo di importanti Uffici Comunali, senza valutare i danni che tale riassetto produrrà. Eh si, perché di danni se ne producono, e molti. Ma andiamo con ordine. L’amministrazione comunale ha reso nota al Sindacato la delibera di riorganizzazione di importanti servizi, solo dopo averla attuata. Nell’immediato, la FP CGIL Comprensoriale ha contestato la procedura, richiamando le norme contrattuali, e contemporaneamente ha chiesto un incontro urgente, invocando altresì la sospensione degli effetti della delibera stessa. Ma non lo ha fatto solo per iscritto; il Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL, Vincenzo Casciaro, si è recato personalmente in Comune, lo scorso 26 maggio, ottenendo un’audizione con il Sindaco, il quale in quella circostanza si impegnava a fissare un incontro a breve tra l’amministrazione comunale, il Segretario Comunale e la FP CGIL. “Abbiamo atteso inutilmente per ben 15 giorni – è l’amaro commento di Vincenzo Casciaro – sollecitando ulteriormente l’amministrazione comunale ad accelerare i tempi, ma nessun incontro è stato fissato. Per noi era fondamentale discutere nel merito, poiché tale delibera, oltre che disarticolare importanti Uffici, è un colpo al cuore al Sindacato interno all’Ente: infatti ben 2 Rappresentanti sindacali, entrambi della FP CGIL, verrebbero trasferiti in plessi comunali ben distanti da quelli dove esercitano abitualmente la propria attività sindacale. Che questa Amministrazione e questo Segretario Comunale fossero refrattari al confronto, era purtroppo noto. Ma che addirittura puntassero a colpire il Sindacato, allontanando fisicamente i suoi Rappresentanti, è un fatto gravissimo. Ciò avviene, duole constatarlo, perché questa RSU comunale ha avuto il merito di saper leggere gli atti amministrativi, condividendoli, correggendoli o contestandoli quando era necessario. È lì il vero problema: non è stata tollerata la contestazione di alcuni atti che, per inciso, tolgono risorse ai Lavoratori dell’Ente, per destinarli unilateralmente ad altri scopi, senza rispettare l’obbligo derivante dalla contrattazione decentrata. E che si tratti di un’azione intimidatoria nei confronti del Sindacato interno, lo dice anche il tentativo di promuovere un provvedimento disciplinare contro i Rappresentanti Sindacali, responsabili di aver denunciato una presunta illegittimità di alcuni atti amministrativi. Perché tanto accanimento? Perché l’amministrazione comunale si rifiuta di incontrare il Sindacato, nonostante le ripetute richieste? Perché l’Assessore al Personale non risponde alla richiesta di discussione sulla pianta organica, propedeutica ad ogni trasferimento? Tra le conseguenze negative, la delibera di trasferimento di Personale arrecherebbe enormi disservizi; fra questi, si produrrebbe una grave disfunzione dell’Avvocatura Comunale, come peraltro denunciato dal Responsabile del Settore. L’Avvocatura, con l’attuale assetto organizzativo e con un intenso lavoro durato anni, è riuscita a ridurre il contenzioso, abbattendo i costi, evitando contenziosi temerari e perciò dispendiosi, garantendo puntualità e competenza alle richieste di pareri legali interni all’Ente, nonché ai tanti Cittadini che per loro necessità incrociano l’Ufficio Legale del Comune. Ora, con la delibera n. 97 del 17 maggio 2017, l’amministrazione comunale ha pensato bene di togliere un’unità lavorativa all’Avvocatura. Ma perché si vuole depotenziare l’Avvocatura? Perché si vuole riportare tale Ufficio alla inefficienza? Si vuole forse favorire l’accumulo di arretrato, per poi doversi rivolgere all’esterno? Ha chiaro l’amministrazione comunale quanto costerebbe in termini di aumento di spesa, il ritorno all’inefficienza dell’Avvocatura? Ma di questo, e tanto altro, chiederemo di parlarne alla Commissione di Accesso agli Atti, nel caso in cui la sua presenza venga prorogata, e al Prefetto, atteso che l’amministrazione comunale ha deliberatamente deciso di evitare ogni confronto. Nel frattempo, la FP CGIL ha affidato ai propri Legali la delibera in questione, per valutarne tutta la portata antisindacale ed eventualmente verificare gli estremi di un’azione legale, che possa favorire il ritorno del confronto e della democrazia interna all’Ente”.
Vincenzo Casciaro – Segretario Generale FP CGIL Comprensoriale
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COMUNICATO STAMPA
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